lunedì 17 novembre 2008

Facebook, questo ignoto strumento...

Molti di voi sanno cosFacebook, se non lo sapete,basta chiedere ad un amico, ad un parente, al gatto...e vi sapranno rispondere.

Facebook, secondo ciò che ho trovato in rete ,è un sito che fa parte della categoria dei Social Network. È stato fondato il 4 febbraio 2004 da Mark Zuckerberg, all'epoca ventiduenne e studente presso l'università di Harvard ed ora un milionario nullafacente che si gode i picciuli che si è fatto con questa idea del cavolo!!!!.
Fu poi esteso al MIT, all'Università di Boston, al College di Boston, e a tutte le scuole Ivy League nel giro di due mesi. Molte singole università furono aggiunte in rapida successione nell'anno successivo. Col tempo, persone con un indirizzo di posta elettronica con dominio universitario acquisirono i requisiti per parteciparvi. Quindi il 27 febbraio 2006 delle reti furono iniziate per le scuole superiori e grandi aziende.
Dall'11 settembre 2006, chiunque sia più anziano di 13 anni può parteciparvi.
Gli utenti possono selezionare di fare parte di uno o più reti partecipanti, come la scuola superiore, il luogo di lavoro o la regione geografica.
Se lo scopo principale iniziale di Facebook era di far mantenere i contatti tra studenti di università e licei di tutto il mondo è adesso diventata una rete sociale che abbraccia trasversalmente tutti gli utenti di internet.
Il sito ha più di 58 milioni di utenti attivi in tutto il mondo (ed uno di quelli sono io).
Dal luglio 2007 figura nella Top 10 dei siti più visitati al mondo ed è il sito numero uno per foto negli Stati Uniti con oltre 60 milioni di foto caricate settimanalmente.

Se ci limitasse a ciò che vi è scritto sopra e all'uso originario sarebbe tutto bello.
Quello che non è stato scritto è che Facebook, chissà per quale strano motivo, diventa una specie di droga.
La prima cosa che fai quando accendi il computer è cliccare sull'indirizzo facebook.com (non perdi neanche tempo con username e password perchè li memorizzi e vai...) e controlli chi ti ha scritto in bacheca, chi ha commentato le tue foto o il tuo status...ma la cosa non si ferma lì, perchè facebook, alla faccia della privacy, ti racconta tutto di tutti, sia dei tuoi amici che degli amici degli amici, e non solo, ti fa vedere immagini di persone che non conosci e che magari i tuoi amici hanno commentato ed in questo modo scatta uno strano meccanismo dove inizi a farti i "biiiip" di tutti e passano i minuti e tu non te ne accorgi.
Con Facebook chiunque si merita querele o denunce. Si inseriscono foto di persone che non conoscono neanche l'esistenza di questo strumento, si creano gruppi perseguibili dalla legge ed altri assolutamente inutili. Qualche settimana fa ne ho visto uno che denigrava le persone del sud perchè un catanese ha vinto al superenalotto.
E' facile essere fun di Uan, dei pinguini del film Madagascar o di se stessi...
Ricevi inviti ad eventi dove non parteciperai mai ed inviti di amicizie da parte di persone di cui non te ne frega niente. A volte accetti per educazione certe amicizie ma non le consideri sperando che non si accorgano di te...
Per non parlare dei test.
Secondo quello che risulto dai test che ho svolto, sono una persona pericolosa, vendicativa, mediamente colta, cattiva con libido repressa, sicura di me ma so mettermi in discussione, intelligente di spiccato intuito e gelosa...tanto gelosa, ho intesa con l'ariete e sono fuori di testa, ho passato la mia infanzia davanti alla televisione, la mia personalità e "vera" (sarebbe bello se qualcuno mi spiegasse cosa vuol dire), somiglio a Bart dei Simpson e ad Eva Longoria Parker (ho scoperto solamente attraverso questo test chi fosse e non mi dispiacerebbe somigliarle veramente!!!!), mani bucate, pesce pagliaccio e finirò in galera per pluriomicidio!!!!!
Vabbè che ho subito un'infanzia traumatica ma a questi livelli no però!!!!!
I miei amici sono più o meno simili a me...chissà quanti pluriomicidi repressi!

Comunque, a parte tutto quello che ho elencato è anche uno strumento interessante. Io, ad esempio, ho ricominciato ad avere contatti con amici che non vedevo da un sacco e con i quali era difficile incontrasi.

Nel bene o nel male, è un qualcosa che incuriosisce ed affascina...chi non lo ha mai utilizzato si iscriva...vediamo se sarà il prossimo pluriomicida! ;-)

lunedì 10 novembre 2008

Breve storia della mia infanzia quarta parte

I figli più piccoli è vero che sono un po' viziati, ma è anche vero che subiscono le angherie da parte dei fratelli maggiori.
Questa premessa per raccontare a cosa dovevo sottostare quando ero piccina picciò.

Gli episodi traumatici sono diversi, ma quelli che mi vengono in mente a primo acchito sono quattro:
  1. Principessa Nancy
  2. Il marito
  3. Luce accesa per tutta la notte
  4. Giochiamo a Barbie?

Ho già raccontato di quando mi faceva rubare gomme profumate mentre lei faceva il palo...ebbene si, sto parlando di lei, della stessa persona che mi ricattava perché non raccontassi ai miei genitori quello che combinava... lei...quella che mi sono ritrovata come sorella :-)

Mio fratello un santo, lei...

Il primo episodio si intitola "Principessa Nancy"...

Quando eravamo piccole spesso la sera facevamo il bagno assieme nella stessa vasca da bagno. Ridevamo, litigavamo, ci raccontavamo storie, ma uno dei giochi preferiti di mia sorella era "la Principessa Nancy". Il gioco consisteva nel fare squillare un telefono (di solito ero io che simulavo il driiiin driiiiin) e rispondere.

Ma chi doveva rispondere al telefono e soprattutto cosa doveva dire?

Innanzi tutto la cornetta era il manipolo della doccia. Io rispondevo al telefono appoggiando il manipolo all'orecchio e dovevo dire: Buon giorno, con chi parlo? Io sono la schiava della Principessa Nancy, che cosa desidera? Si, un momento solo che la schiava le passa la principessa...e da qui cominciava un monologo di mia sorella che non finiva mai....

Qui si parla non solo di sfruttamento di minori, ma anche di schiavismo...

Il secondo episodio si intitola "Il marito"...

Anche in questo caso decideva lei il mio ruolo.

Giocavamo a preparare le nozze di mia sorella, anche se eravamo specializzate nell'ingresso in chiesa.

Lei era la sposa ed io ovviamente chi ero?

Lo sposo

Si metteva in posizione con in bouquet in mano ed io dovevo starle a sinistra.

La dinamica era questa:

Iniziavamo a camminare lentamente, mooooolto lentamente, lungo un viale di campagna (che doveva rappresentare il corridoio di una chiesa) e, mentre facevamo dei passetti cominciavamo a salutare la gente con semplici cenni di testa, pian piano i cenni si facevano saluti timidi con le mani, arrivando al punto di salutare gli ospiti con strette di mano e standing ovation...

Era una cosa che a noi faceva ridere tantissimo, ma, guarda caso, era sempre lei la sposa ed il marito scemo.

Altro trauma infantile...crisi di identità...

Ma non è finita qui, il terzo episodio si intitola "Luce accesa per tutta la notte"...

Abbiamo sempre dormito nella stessa camera. Lei prima di andare a letto si impapuccava per bene e si infilava sotto il piumone. Nessuno la poteva spostare da quella posizione fino al giorno successivo. Tutto questo in assoluto buio tenebroso...

Io invece amavo leggere e sfruttavo la sera per poter sfogliare qualche libro, quindi tenevo la luce accesa per delle ore.

Solitamente lei andava a letto prima e la trovavo immobile sotto una coltre di piumoni, coperte e gatto. L'unico gesto che indicava che era ancora viva era il suo mugolio arrabbiato che con estrema delicatezza allietava le mie orecchie quando lasciavo la luce accesa per leggere...lascio immaginare il grugnito...

Capitava però, che a volte ero io ad andare a letto prima di lei, leggevo un po' e quando arrivava, anche se non leggevo e mi vedeva assonnata o già dormiente, si infilava sotto le coperte e lasciava la luce accesa.

Quelli si che erano grooooossi problemi.

Neanche se avessi pagato oro avrebbe mai spento quella luce. Bastava alzare la schiena di 90 gradi e allungare il braccio per riuscire ad arrivare, senza sforzi, all'interruttore.

Ma nooooooo, meglio fare venire i sensi di colpa a me...

Pensavo: "ma non è che possiamo rimanere con la luce accesa tutta la notte, sarebbe uno spreco...se venisse mamma si arrabbierebbe...con la luce accesa non si riposa bene... "

Ebbene, a quel punto io mi alzavo ed andavo a spegnere la luce e lei non si spostava neanche di un millimetro.

Come si chiama questo?

Sempre sfruttamento e creazione di sensi di colpa...

Ultimo, ma non ultimo per importanza, l'episodio "Giochiamo a Barbie?"...

I litigi tra fratelli fortunatamente sono come il dolore, si dimenticano.

Tutte queste angherie io le dimenticavo e ci passavo sopra tranquillamente.

Quando mia sorella mi proponeva di giocare a Barbie era sempre la solita solfa...e la cosa bella è che ci cascavo sempre.

Iniziavamo a costruire la casa di Barbie utilizzando oggetti che si trovavano per casa, bomboniere, strofinacci per fare i divani e i letti e tante altre cianfrusaglie.

Lei faceva sempre le case più belle delle mie, organizzava le stanze come un esperto architetto, vestiva la Barbie sempre meglio della mia ma...quando ancora ero lì, quasi alla fine, per mostrarle che anche le mie creazioni non erano male e soprattutto, quando finalmente le case erano finite e quindi toccava ai dialoghi....lei si scocciava e decideva di non giocare più :-(

Noooooo, per me era una delusione pazzesca, decideva di andarsene e mi lasciva lì, come una pera cotta a disfare tutto e riassettare.

Questo invece come si chiama?

Stronzaggine direi ;-)

Come potevo crescere sana con un'infanzia del genere????

:-D

Comunque, a parte tutto quello che ho raccontato, per me è sempre stata una sorella splendida...certo, continua a sfruttarmi ogni tanto, ma prima o poi mi vendicherò ;-)

lunedì 3 novembre 2008

Che lavoro farò nella prossima vita?

Considerando il fatto che ormai per questa vita ho dato, mi inizio ad organizzare per la prossima...

Qui la faccenda è seria, moooolto seria, si sta parlando di organizzazione, sto cercando di crearmi un futuro nel caso dovessi rinascere in una prossima vita...

Questo pensiero nasce dal fatto che oggi pomeriggio il mio dentista mi ha presentato una bozza di preventivo. Appena sono arrivata a casa ho sbirciato il foglio e mi si è bloccata l'articolazione temporo mandibolare per lo shock. Sono rimasta bloccata a bocca aperta con conseguente aumento del preventivo per curare la mia mandibola ;-D
A parte gli scherzi, ho iniziato a pensare e ripensare e ripensare ancora e sono arrivata ad un unico pensiero: "nella vita ho proprio sbagliato tutto!!! La prossima volta che nasco voglio fare il dentista!"
Riflettendoci bene ho pensato che ci sono tanti altri lavori che, con il minimo dello sforzo, riesci ad ottenere il massimo dei risultati.

Ho stilato una classifica dei lavori di questo genere :-)


  • IL POLITICO

Ultimo in classifica perchè comunque è un lavoro di grosse responsabilità e soprattutto, anche se guadagni tanto, puoi beccarti un malocchio o le parolacce di molte persone. E' vero che una volta piazzato nessuno ti scolla da quella sedia, ma per ottenerlo devi fare un pò di gavetta, chiedere favori (almeno all'inizio), fare promesse da marinaio, mettere da parte la famiglia...etc etc...

A mio avviso, c'è di meglio.

  • IL PORTABORSE

Sicuramente, se non aspiri al potere come il politico, è uno dei lavori più belli del mondo, lavori poco, non fai un cavolo e guadagni un sacco.

  • IL PORTINAIO

Un mestiere divertente: non ti annoi perchè ti fai gli affari degli altri (vedi amanti salire in casa mentre la moglie/marito non c'è, sai tutto di tutti, etc...), sei sempre informato perchè ogni mattina leggi il quotidiano, hai la casa gratis e, nelle spese del condominio ci fai rientrare i costi della luce e dell'acqua.

Io avevo un portiere che nella postazione aveva il computer e giocava a solitario quando non sapeva cosa fare ed un altro che per hobby faceva il dj in una radio locale. Trametteva musica napoletana e la scaletta la preparava mentre lavorava in portineria. Il portiere della mia amica si è riuscito a costruire una villa con piscina mentre i "poveri" condomini gli davano la casa gratis e tutte le spese erano a loro carico.
Meglio di così?

  • IL POSTEGGIATORE ABUSIVO

Lo considero uno dei più quotati.

Ha i pregi di tutti gli altri elencati precedentemente ed in più guadagna un sacco di soldi.

Come il politico ha il potere assoluto: la strada è sua e nessuno la può toccare. Con il fischietto in bocca domina il traffico e si fa valere. Anzi, questo mestiere è ancora più interessante del politico perchè mentre il primo "mangia" e non dà niente agli altri, il posteggiatore pensa a se e alla comunità, perchè è vero che calcolando gli spazi fa posteggiare molte macchine e lui guadagna di più, ma è anche vero che riduce lo stress di chi deve posteggiare perchè perde meno tempo a fare giri e giretti dell'isolato.

Come il portaborse pensa poco e guadagna un sacco.

Come il portinaio si diverte perchè vede liti, partecipa alle richieste di pietà da parte delle persone che beccano le multe per divieto di sosta e supplicano il vigile ad annullarle.

Come il portinaio riesce a farsi la villa con piscina in campagna o a mare, ma è anche vero, che risultando disoccupato, ha pure la possibilità di ricevere la casa popolare e non paga le tasse. Gli unici due problemini sono: intossicazione dei polmoni, dato che respira smog, ma questo è un inconveniente che si può ovviare con una mascherina; e un'ulcera perforante perchè chiede sempre monete che servono per prendersi un caffè (chi fa, mà duna qualcosa pì pigghiarimi un cafè) :-) Ho visto bambini di dodici anni chiedermi le monete per prendersi un caffe, giuro!!!!

Dimenticavo il fatto che si può fare anche carriera. Apicella ci è riuscito diventando il cantante di Berlusconi (guadagna più del portaborse), perchè io non potrei diventarlo???

Ho deciso, il posteggiatore abusivo è il lavoro più bello e redditizio del mondo quindi se dovessi rinascere uomo, vorrò farlo!!!!

Se invece dovessi rinascere donna, cosa che spero vivamente, vorrei nascere bellissima, altissima e con tutte le forme al proprio posto. Anche se nasco povera e non molto intelligente non è un problema, tanto, combinata in quel modo, un pollo miliardario riesco a beccarmelo sicuramente...male che vada, vado a fare la velina :-D