lunedì 29 settembre 2008

Breve storia della mia infanzia terza parte


Tempo fa, a cena con amici, chiaccherando è uscito fuori il discorso sui "furti giovanili".
Ognuno di noi raccontava se e cosa aveva rubato nella vita.
Manu raccontava che anni fa ha rubato lingerie nei centri commerciali, Salvo raccontava che una volta rubò una grandissima bandiera americana (in America) senza essere scoperto...altri raccontavano di furtarelli nei suprmercati ...in somma, tutti, nel nostro piccolo eravamo degli Arsenici Lupin o Occhi di Gatto (magari avere quello stacco di cosce!!!). Tutti, tranne Enrico avevamo rubato.
Io raccontai la mia storia.

Quando ero piccola, più o meno a otto anni, in televisione presentavano la pubblicità del sapone Roberts. C'erano due orsetti che cantavano :"siamo Ro&Bi, puliti e freschi così".
Ro era il maschietto, di colore azzurro con una salopette azzurra ed un fiorellino disegnato sul petto.
Bi era femminuccia, ovviamente color rosa, con salopette rosa e stesso fiore sul petto.
Io e mia sorella impazzimmo per quegli orsetti ed un giorno, al supermercato, esattamente un sabato pomeriggio (la spesa grande si faceva solamente allora), scoprimmo che assieme ai saponi Roberts davano in regalo le gomme profumate di Ro&Bi.
Ogni due pacchi una gomma.

L'illuminaziooooooneeeeeeeee.

Quel giorno insistemmo talmente tanto che i nostri genitori ci comprarono sti cavolo di saponi pur di non sentirci più.
Ma il nostro desiderio andava ben oltre, non potevamo limitarci ad una gomma...noi volevamo tutta la famiglia Ro&Bi.
Ogni sabato pomeriggio chiedevamo ai nostri genitori se ci compravano i saponi, ma, ovviamente, non potevano finaziare la Roberts solamente per farci felici, quindi si rifiutarono.
Bisognava attuare una strategia...
Pensammo e ripensammo. I i nostri amichetti non volevano regalarci le gomme di Ro&Bi.
Sapevamo che la risposta era dentro di noi, e la trovammo...

Dovevamo RUBARLI!!!!!
Ogni sabato pomeriggio entravamo con mio padre e mia madre al supermercato e in un attimo ci dileguavamo.
Ci eravamo divise compiti, anzi, aveva diviso i compiti...mia sorella...
Ovviamente lei era la più grande e decideva, quindi se non avessi fatto quello che diceva avrebbe raccontato tutto a mamma e papà, magari asserendo che l'idea era stata mia (probabilmente era vero).
Quindi lei avrebbe fatto il palo mentre io rubavo.
La posizione non era una delle più felici, ma lei aveva l'occhio lungo. Io spacchettavo i saponi e in un batter d'occhio infilavo le gomme nelle tasche.
Non ricordo bene quante ne rubammo, però ricordo benissimo il banco con tutti i saponi Roberts aperti e nessuno con le gomme profumate...

L'altro giorno io e mia sorella abbiamo ricordato questo episodio, che risate!
Da allora, oltre a qualche abitino di barbie (poi restiuito il giorno successivo perchè i sensi di colpa non mi facevano dormire), qualche ombretto all'Upim, e qualche evidenziatore a colleghi universitari, non ho rubato più nulla...neanche un fidanzato a qualche ragazza :-)
I miei genitori credo non abbiamo mai saputo dei furti delle gomme profumate, ma adesso lo sanno :-)

Rivoglio i miei 15 euriiiii

Molti di voi sanno, soprattutto chi è di Palermo e provincia, che all'inizio del nuovo anno il Comune di Palermo ha arbitrariamente deciso (e la prova c'è) che, data l'alta quantità di polveri sottili che inquinano l'aria nel centro di Palermo, unico e solo rimedio per il problema era istituire una zona a traffico limitato.

Bene, l'idea non era tanto sbagliata...o quasi...

La parola TRAFFICO LIMITATO lasciava pensare, alle persone ingenue come me, che si poteva delimitare una zona e chiuderla al traffico cittadino (per lo meno potevano entrare solo i residenti), così finalmente l'aria del centro poteva essere respirabile.

Sempre alle persone ingenue come me era balenata l'idea che il Comune, sapendo che la gente non poteva entrare in centro con le macchine, avrebbe creato posteggi e bus navetta per potersi spostare liberamente verso l'area limitata....

Ma solamente le persone ingenue come me potevano pensare questo e soffermarsi ad una analisi così superficiale della parola "traffico limitato".

L'amministrazione comunale, ha deciso di delineare un'area grande quanto metà Palermo (non è proprio così ma voglio far capire che le dimensioni erano spropositate), permettendo ai residenti di poter entrare pagando una tassa annua che variava da 13 a 15 euro (se la zona era centralissima o meno), e permetteva anche a chi non era residente nella zona, di poter pagare la stessa cifra ed entrare nella ztl. Per poter accontentare tutti, inoltre, ha fatto si che anche chi non fosse di Palermo, ma della provincia, poteva entrare nelle ztl pagando qualcosa in più.
Gli unici che non avrebbero pagato sarebbero stati i portatori di handicap e chi possedeva una macchina con impianto a gas. Ma non esistevano i pass stampati per queste persone quindi anche loro, dato che non lo esponevano, sarebbero stati multati in caso di fermo.

In pratica quello che doveva essere un provvedimento anti inquinamento è diventato un furto legalizzato in quanto tutti pagando potevano entrare in centro.
Ah, dimenticavo, le auto euro 0 ed euro 1 non potevano entrare (ma quelle dei residenti si).
Almeno quello !!!! !

Effettivamente è stata una bellissima pensata.
Non immaginate le file nelle agenzie che rilasciavano il pass (personalmente ho dovuto fare la fila due volte perchè ciò che richiedevano era diverso da ciò che era scritto sul sito del comune o dell'azienda che si stava occupando delle ztl).
C'è chi ha cambiato macchina per poter entrare in centro perchè ci lavorava.

Alla fine, dopo che i contribuenti hanno CONTRIBUITO ABBASTANZA, a seguito di un ricorso al TAR, dato che questa cosa puzzava un pò di illegale, la causa è stata vinta dai cittadini ed il Comune da qualche mese deve rimborsare a tutte le persone che hanno pagato, ciò che gli spetta.
Ma ci sono delle news...
Notizia del 26 settembrre:


PALERMO (ITALPRESS) - Il sindaco di Palermo, Diego Cammarata, ha inviato una lettera allo studio legale Palmigiano e alle associazioni sindacali datoriali e dei consumatori che lo hanno diffidato perche' il rimborso dei pass della Ztl avvenga entro trenta giorni. Nella nota, Cammarata rileva che "la volonta' di provvedere al rimborso e' gia' stata piu' volte manifestata pubblicamente, ma che sulle modalita' con cui il rimborso avverra' e sulle procedure da seguire sono gli uffici del Comune e, in particolare, il dirigente del settore, in piena ed incontestabile autonomia decisionale, a decidere". Le eventuali azioni giudiziarie minacciate dalle associazioni nella eventualita' in cui non avvenga il rimborso immediato - sottolinea in una nota il Comune -, "potrebbero pero' determinare un inutile aggravio dei costi che finirebbero per riverberarsi, comunque, sui contribuenti".



Chissà quando rivedremo questi soldi.
Se, anzichè inventare sistemi inutili (il problema dell'inquinamento esiste e si deve provvedere in qualche modo), mi avessero chiesto di regalare 15 euro per poter risanare un pò le casse del Comune, avrei accettato senza problemi, ma la presa in giro non riesco a tollerarla.

NB: se si vanno ad analizzare le tabelle dell'Amia, si nota come ste benedette polveri sottili si trovano in maggior quantità la mattina nella zona tra via Di Blasi e Via Belgio.
La domanda è: perchè questa zona non rientrava nelle ZTL????

Traggo la frase che segue da ciò che disse Diego Cammarata in un'intervista alle Iene:

Palermo è la città più cool d'Italia


Forse sarebbe meglio spiegargli cosa vuol dire cool :-/

domenica 28 settembre 2008

La città sta ancora dormendo

Sono le 11.18, la città sembra che stia vivendo un momento si sopore...
Per l'evento "Provincia in Festa", Palermo è stata sveglia fino alle sette del mattino.
Concerti in piazza Politeama, in piazza Verdi , in Piazza Croci...opere dei pupi, spettacoli per bambini, la cassata più grande che sia mai stata realizzata e tanto altro, hanno accompagnato la notte palermitana. Questo evento ha riscosso molto successo tanto che i palermitani, essendo andati a dormire tardi, a quest'ora sono ancora al calduccio sotto le coperte.

E' meraviglioso, soprattutto per chi, come me, vive in centro e non ha avuto attimo di respiro per tre giorni interi.

Per questo evento è stata mobilitata mezza città, il traffico era bestiale, quindi non immaginate cosa vuol dire vivere quotidianamente il rumore dei clacson che suonano all'impazzata. Radio 105 venerdì ha smesso di fare le prove tecniche all'una meno un quarto di notte e siamo stati svegliati alle otto del mattino dai fuochi d'artificio. Radio 105 alle 10.30 ha nuovamente messo musica per poi toglierla e ricominciare alle sei del pomeriggio (forse anche prima) per le prove dei cantanti.
Baldoria fino a notte fonda ed ora....

...mi godo questo bel silenzio.
Niente clacson, solo qualche macchina in via Libertà, uno strano silenzio. Bellissima giornata di sole e soprattutto, il vicino con musica classica in sottofondo.
Basta poco per essere felici.

Perchè fumare?

Leggevo sul sito di Repubblica che il prossimo mese sui pacchi di sigarette che venderanno in Inghilterra, verranno stampate delle immagini tremende.
Forse in questo modo prima di accendersi una sigaretta un fumatore ci penserà due volte.
Altro che "il fumo nuoce gravemente alla salute"...
Guardate qui:
http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/fumo-foto/1.html

lunedì 22 settembre 2008

Non tutti possono fare tutto

Questa mattina mi sono svegliata alle quattro meno venti per accompagnare mio padre all'aeroporto (è il tipo che deve essere lì un mare di tempo prima nel caso capitassero degli imprevisti, al contrario di me che ho rischiato di perdere l'aereo non so quante volte. Ma quella è un'altra storia di cui magari vi racconterò in futuro), quindi, anche se sono le 10.30 per me è come se fosse pomeriggio inoltrato :-)

Ultimamente e soprattutto tra ieri e oggi, sono successe un sacco di cose e sono stati fatti dei discorsi che mi hanno fatto pensare.

Mungle Mungle...
Mi sono posta due domande:

Quante persone non sono portate a fare certe cose e le fanno lo stesso, male per giunta?
E quante persone fanno un determinato lavoro che dovrebbe essere fatto per passione mentre lo fanno solamente per i soldi?
Ultimamente, ahimè, sto bazzicando spesso negli ospedali e noto, che proprio il lavoro del medico, che deve essere fatto a mio avviso solamente per passione, bravura, attenzione, capacità di ascolto, e amore per lo studio (non possono mai fermarsi di studiare) , molto spesso viene fatto solamente per denaro.
Medici scorbutici che trattano male i pazienti (empatia pari a zero), o che forniscono delle diagnosi o delle cure errate.
Ma io dico, perchè non passarsi una mano sulla coscienza e capire che determinati mestieri nei quali devi dare non soltanto un supporto di tipo "fisico" ma anche di tipo psicologico, non tutti possono farli?
Anche a me sarebbe piaciuto fare il veterinario o il dentista, ma alla fine mi sono resa conto che non sono portata.
Nella casa di campagna abbiamo un pastore maremmano che ieri si è presentato (dopo giorni di assenza per seguire le cagnoline in calore) con una zampa distrutta, probabilmente avrà litigato con qualche cane o chissà dove è finito, tanto che gli manca un pezzo di cuscinetto. Nella ferita, profonda almeno quattro centimetri, si è venuta a formare una miasi, in parole povere vi è una colonia di larve di mosca.
Ha la ferita inguardabile.
Io e mia madre eravamo già pronte con guanti e pinzetta per togliere tutte le larve (circa un centinaio), lei avrebbe tenuto il cane mentre io pazientemente toglievo quelle schifezze, ma ci abbiamo perso la speranza. Abbiamo inoltre chiamato il veterinario che oggi non poteva venire e ci ha consigliato di disinfettare la ferita con la creolina e fare una cura di antibiotici.
Con questa soluzione a quanto pare cadranno da sole.
Perchè ho raccontato questa storia?
Perchè questo episodio, come altri, mi hanno fatto capire che pur avendo un amore spropositato per gli animali (mi è successo altre volte di togliere larve o dare assistenza a delfini o tartarughe moribonde) non sono assolutamente portata per fare la veterinaria.
Non avrei mai scelto la carriera di medico (veterinario o altro tipo), perchè, anche se ho voglia di aiutare la gente e gli animali, ed anche se ho lo stomaco forte, non penso che basti solamente questo.
Io sarei capace di piangere nel dire ad una persona che sta morendo di tumore, o vedere la famiglia straziata dal dolore, o dover abbattere un animale anche se lo si deve fare per forza.
E mi domando: perchè io mi devo porre problemi quando devo confrontarmi con la gente e altre persone se ne fregano altamente e pensano solamente a se stessi e alla loro carriera?
Qui in Sicilia penso la situazione sia peggiore che altrove.
Grazie al nostro ex bel personaggino, condannato per mafia ed ancora lì sul podio, votato da un sacco di persone, abbiamo il fior fior dei medici.
Come dice mia madre, hanno talmente faticato che hanno la lingua sudata!
Io direi la lingua pezzata da tutto il leccare...

So che è utopia, ma sarebbe bello se non si andasse avanti di spinte e raccomandazioni varie, ma solamente di forza di volontà e capacità.
Forse in quel caso eviteremo, com'è successo, che devo essere io a chiedere al medico, dopo che una persona con dolori lancinanti viene curata per due ore (e dico due) per coliche addominali, se per caso, dati i sintomi, si poteva trattare di coliche renali.
E' bastato un colpetto al rene destro che tac, si è scoperto che effettivamente non erano addominali, ma coliche renali e la cura di due ore non era servita a nulla (che la cura era inutile l'avevamo notato dal contoncersi e dalle lacrime della persona che avevo accanto).
Cosa ci voleva a rendersene conto subito?
Non mi reputo un pozzo di scienze, nè un testone intelligente, semplicemente leggo, e come so farlo io e tutte le persone che stanno leggendo questo blog, potrebbero farlo e mettere da parte la presunzione di sapere tutto, anche i medici che hanno passato per lo meno 20 anni della propria vita sui libri (considero le raccomandazioni e nessun anno fuori corso).

Hanno in mano la vita di persone e di animali che volente o dolente si fidano di loro, e quando capitano gli sbagli non sono mai banali. Non stiamo parlando di un errore stupido come il confondersi tra uno chanel numero 5 e il 19!

Gli errori dei medici si ripercuotono sull'esistenza di un individuo.
Conclusione?
Pensateci bene prima di fare quel benedetto concorso per entrare in medicina.

Mancano fabbri, agricoltori, giardinieri, idraulici e falegnami, che tra l'altro una chiamata ti viene a costare quanto una visita specialistica. Perchè non provare a farli?
Attenzione però, anche per quelli ci vuole bravura e passione ma per lo meno non rischi di ammazzare la gente.

Viva la sanità in Sicilia, olè!

domenica 21 settembre 2008

Grandi risultati dopo la riunione...si si!!!

Ebbene...
la riunione del segno dei pesci ebbe luogo giorno 19 settembre alle ore 21.00 circa, in un locale all'aperto di Palermo (per fare in modo che le cavolate potessero disperdersi con più facilità). Fuori pioveva ma a noi non importava molto perchè stavamo belli stretti, quasi costipati, sotto un bell'ombrellone che ci riparava. Come fatto a posta, ci hanno portato dei salatini a forma di pesciolini e una specie di sushi di tonno.
Questo si che è cannibalismo.
Tutto era perfetto, o quasi, eravamo cinque pesci ed un intruso gemelli, che, data la maggioranza, non era elemento di disturbo (lo abbiamo giustificato perchè anche lui segno doppio).
Prima di iniziare con l'ordine del giorno abbiamo chiaccherato del più e del meno. Argomenti di grande interesse e cultura che solamente persone come noi, di un certo livello e di una certa preparazione, avrebbero potuto sostenere:
  • Nuovo cast dell'Isola dei famosi;
  • Cosa avremmo fatto noi al posto del presidente della provincia di Palermo se, com'è successo, avessimo ricevuto un orologio di 25000 euro da parte del Sultano che quest'estate venne in città per motivi d'affari;
  • Le mance di 1000 euro che lo stesso sultano diede ad un portiere d'albergo e le mance pazzesche che diede ai camerieri di un famoso ristorante del luogo;
  • Densità e qualità dell'aceto balsamico;
  • Crisi Alitalia, ma non perchè ci interessava l'economia e la salvaguardia dei posti di lavoro, ma perchè un ragazzo del nostro gruppo deve prendere l'aereo a novembre e non vuole perderci il biglietto.
Che dire?
Discursi cafè (in italiano: discorsi da caffè, nel senso di leggeri e poco impegnativi).
Serata comunque molto divertente.
Fortunatamente i temi non sono sempre questi.
L'altra sera avevamo bisogno di un pò di relax, e così fu.

Ma ritornando al tema principale della serata: crisi pesci

Riguardo il primo punto dell'ordine del giorno, data la nostra bontà d'animo concederemo altri due mesi di credibilità a Paolo Fox e non lo tradiremo con altri loschi individui che vogliono farci credere che dopo il 24 settembre la situazione rimarrà uguale.
Il secondo punto lo abbiamo saltato, dato che ormai manca poco al fatidico giorno.
Per il terzo punto abbiamo pensato di ibernarci e svegliarci direttamente il 25.
Per quanto riguarda la pasta col pesto, è stato l'argomento più impegnativo, quello dove è stato più difficile mettersi d'accordo. Siamo partiti da uno spicchio d'aglio per 4 persone, a 2 spicchi d'aglio per 4 persone fino ad arrivare ad uno spicchio d'aglio a testa.
Immaginatevi quello che ne viene fuori in una cena di dodici persone dopo aver mangiato la pasta al pesto preparata con uno spicchio d'aglio a testa. O stanno tutti muti, o muoiono tutti dopo un colpo d'alito, o, avendo mangiato tutti quanti la stessa pasta, l'odore si annulla.

Ultimo punto del giorno...il mio taglio...tatatatààààà...è piaciuto, ma ovviamente i commenti sono statiiii "fantasiosi"...
Che dire?

Siamo troppo scemi!!!!!!

venerdì 19 settembre 2008

Urge riunione pesci

Qui la situazione è molto preoccupante, siamo fermi davanti a un bivio dove si deve prendere una, e dico, solamente una decisione:
Come eliminare Paolo Fox.
Probabilmente il gas è la soluzione più comoda...per lo meno non sporca.

Vabbè sto saturno contro, vabbè la luna piena che crea nervosismi, vabbè giugno e luglio con crisi o pause di riflessioni in campo amoroso, vabbè l'agosto difficile, vabbè il lavoro che a settembre non da grandi soddisfazioni, ma non ci può venire a prendere per il di dietro cò sta storia che dopo il 24 settembre andrà tutto bene.

NO, citando un vecchio presidente della Repubblica...A tutto questo non ci sto!

Ci hai detto che questo qui sarebbe stato un bell'anno per i pesci.
Ma esattamente, caro Paolo Fox, tu, cosa intendi per bello?????
Per me l'anno è bello quando su dodici mesi, tòòò, un paio vanno male, un anno è bello quando su dodici mesi sette mesi vanno magnificamente e altri cinque a cachì, vada anche per gli undici mesi di schifo e l'unico mese con vincita miliardaria al superenalotto.
Ma così nooooooo, è da dodici mesi che i pesci non hanno respiro.
Che dobbiamo fare?
Ti denunceremo all'ordine degli astrologi (chissà se esiste).
Paolo ci hai illusi, ti sei preso gioco di noi che ti abbiamo amato e creduto, ma è arrivato il momento di abbandonarti, sceglieremo Branco.

Urge riunione pesci.

Nome in codice dell'incontro: mi sento un pesce fuor d'acqua
Parola d'ordine: siamo fritti!

Già la super pescia operativa Manu ha organizzato l'incontro segreto.
La "Pazza" sarà dei nostri, porterà tutto l'occorrente anti iettatura, anche la "Bionda"verrà.
Dobbiamo ancora definire qualche punto ma l'ordine del giorno, o meglio, della serata, sarà il seguente:
  1. Problema Paolo Fox, che fare???;
  2. Materiali e metodi per combattere la sfiga;
  3. Se vero che dopo il 24 Settembre per i pesci andrà meglio, trovare il modo di fare arrivare subito sto benedetto giono;
  4. Tu nel pesto alla genovese quanto aglio metti?
  5. Vi piace il mio nuovo taglio?

Ci aggiorniamo a dopo per maggiori ragguagli...

mercoledì 17 settembre 2008

Oggi ho un nuovo look

Ieri pomeriggio io e lo spartano siamo andati a tagliarci i capelli. Per lui è stato molto semplice, colpo di macchinetta da 2 millimetri di lunghezza, colpo di due millimetri alle basette oscene e, bello fresco e pettinato è uscito fuori come nuovo.
Diverso è stato il mio caso....
Prima l'indecisione tipica da donna: li taglio o non li taglio? Tolgo solamente le punte o li sfoltisco un pò? (se ci affezionassimo così tanto ai peli del nostro corpo non so cosa ne verrebbe fuori)
Poi altra domanda impegnativa: ma come li taglio?
Ultima, ma non ultima di importanza: frangetta o ciuffo????
A quel punto ho iniziato a tormentare tutti coloro che mi stavano accanto. Attorno a me quattro persone a darmi consigli e da lontano il mio ragazzo che mi guardava pensava "ma a me piacciono lunghi, perchè devi tagliarli?" e intanto diceva "Ale fai come vuoi, tanto ti stanno bene comunque"...Lo adoro, è così ipocrita, ma così falso, che amo quando pensa una cosa e me ne dice un'altra per farmi contenta.
Cosa non si fa per le donne!!!!!...o per non avere rotte le scatole dalle donne....
Comunque, alla fine ho deciso, capello liscio, corto, frangetta e colore viola.
E' bellissimo, il mio nuovo taglio me gusta mucho, ma il viola mi lascia un pò perplessa.
Non che il colore non mi sia piaciuto, anzi, ma per vedere che è viola devo mettermi sotto un paio di faretti alogeni e solo in quel momento si vedono le sfumature di diverso colore. Ne converrete con me che non posso passeggiare o lavorare con le mani impegnate che reggono i faretti solamente per fare notare il colore viola dei miei capelli. C'è chi dice che dopo alcuni shampoo si vedrà.
Ma...chissà.
Intanto faccio pubblicità a Danilo e Antonella, (in via Cesareo, dietro Piazza Unità d'Italia a Palermo) che sono stati veramente bravi. Chissà ci scappa il taglio gratis la prossima volta!!!!
Ma se dobbiamo parlare di tagli particolari è giusto citare un episodio niente male, quello del 12 dicembre del 2007, quando Ro, la ragazza che vive con me, mi ha proposto di farmi fare un taglio dalla Tony&Guy.
Ogni anno questa azienda, di cui sconoscevo l'esistenza, e solamente dopo ho scoperto che sono i secondi parrucchieri al mondo (in Inghilterra ogni taglio vale più o meno 250-300 sterline), organizza degli stage per parrucchieri in Palemmo.
Bene, avevano bisogno di teste e Ro, avendo fatto da modella l'anno precedente ed essendosi trovata bene, mi ha proposto di prestare la mia cabeza a questi tizi.
L'esperienza è stata molto carina.
Il tizio mezzo esaurito ci ha fatto sedere e, guardandoci attentamente, assegnava un taglio ad ognuna di noi. Mi sentivo a scuola, la stessa sensazione di quando sei impreparato e speri che l'insegnante non ti noti o che salti il tuo cognome leggendo il registro.
Premesso che qualche minuto prima che il tizio scegliesse il mio taglio, il mio ragazzo, al telefono, non mi aveva raccomandato altro: "Ale, per favore, non tagliarli corti e non farti fare la frangetta". Io ovviamente l'ho rassicurato dicendogli di non preoccuparsi perchè nenche io lo desideravo, quindi, a stento, li avrei fatti spuntare e mi sarei fatta sistemare il ciuffo.
Arrivato il mio momento, il famoso tizio mi ha cominciato a guardare, mi fissava e pensava, mi guardava e ripensava, e questo mi preoccupava alquanto...
...alla fine, toccandomi i capelli come per dire "senti giò, sti capelluzzi da provincialotta te li sistemo io..."mi ha chiesto se fossi d'accordo nel fare un taglio che arrivava più o meno al mento...o un pò più lunghetto (ancora respiravo), e mi proponeva una frangetta che da un lato era più corta, dall'altro più lunga.
"Oddddio, possiamo anche provarci, l'artista sei tu", pensavo..."e poi non mi sembra tanto malvagio".
Quindi mi mostrava il taglio spiegandomi che avrebbe creato volume con un qualcosa di asimmetrico, che i miei capelli non sarebbero stati tutti quanti della stessa lunghezza e che sarebbe venuto fuori un taglio bellissimo.
Per come lo descriveva mi faceva gasare...SI...Si...YAHOOO...Ho confermato la volontà di voler fare questo taglio e vedevo lui che godeva, con il sorrisino da dove spunta il canino che luccica (tiiiin) perchè vedeva la povera vittima ignara di ciò che gli stava capitando.
Addirittura, mi confermava che era così bello che non lo avrebbe preparato prima per poi mostrarlo già pronto, come a molte altre ragazze, ma mi avrebbe tagliato i capelli davanti a tutti i parrucchieri, mostrando questo meraviglioso taglio a tutto il mondo....di Palermo e provincia :-)
Ero gasatissima, mi sentivo pronta per entrare sul ring...fino a quando non mi ha chiesto quello che non avrebbe dovuto chiedermi mai...nessuna delle domande che immaginate può essere così tremenda di quella che segue...
VUOI VEDERE IL TUO TAGLIO SUL BOOK?????
Ed io, ingenuamente dissi....SIIIIII
Mai lo avessi fatto, mi mostrò questa immagine:


Questi qui erano i capelli che avrei avuto il giorno dopo...il mega taglio d'artista...il look biondo-rosa.
Se qualcuno avesse avuto una telecamera avrebbe ripreso la mia faccia di mille colori. Mi presi di coraggio e dissi: "Nooooooo, non posso farmi i capelli bicolore, non posso proprio". E lui, con fare tranquillo mi disse:"non preoccuparti, non li faremo biondi e rosa, ma con le sfumature ramate". "Adesso si che sono tranquilla", pensavo.
Mi immaginavo quel casco di banane sul mio capoccione e soprattutto, i commenti di chi mi avrebbe incontrato. Mi presi di coraggio, mi feci fare quel taglio e ad essere sincera, mi piacque pure. Mi truccarono benissimo e mi misero un paio di pantaloni di pelle nera super aderenti ed una maglia oscena viola che mi faceva glamur fashion, anzi fesciiiionn.
Ogni tanto qualcuno che non si era ancora abituato al mio taglio mi diceva che non poteva gurdarmi di fronte perchè ero troppo strana, quindi mi girava verso il lato che preferiva, o lungo (quello sinistro), o corto mozzato (lato destro).
Oltre ai traumi infantili, sono sopravvissuta anche a questo :-D



P.S. il modello del taglio si chiama Kaizen...ora capisco perchè!!!! Ho tagliato i capelli alla Kaizen...
Grazie per i commenti degli altri post.
Ciaoooo

sabato 13 settembre 2008

Breve storia della mia infanzia seconda parte

Riassuntino mega suntino ultra suntino della scorsa puntata:
Nascono tre figli, uno semi sfigato, una molto sfigata e l'ultima arrivata fortunella, la quale prende il nome di Alessandra.

Ma la sfortuna non tarda ad arrivare, il vento gira e quindi....

TATA'A'A'A'A'A'A'A'

Pensavo di essermela cavata con un nome decente. E' vero che di canzoni, cartoni animati o rime particolari con il mio nome non ne esistono molti (pensate che sfortuna da piccoli chiamarsi Lisa ...dagli occhi blu senza le trecce la stessa non sei più, Mirko...Satomi dove lo hai lasciato, Luca...caro, su...Camilla etc), ma è anche vero che il mio cognome (siamo fortunatamente 15 in tutta Italia) mi ha dato la possibilità di essere presa in giro da quando ho la capacità di ricordare.
Dovrei chiedere dei danni psicologici alla Mulino Bianco Barilla oppure chiedere una percentuale sul venduto, perchè con il mio cognome ho incrementato il loro fatturato del 5%. Per non parlare poi di tutte varianti al cognome che mi hanno appioppato.
Fortunatamente mai niente di volgare o offensivo, però dopo 32 anni credo che potrei stilare una lista di almeno 100 cognomi che mi hanno appioppato di proposito o per gioco.
A volte, considerando che è tanto carino, la gente preferisce chiamarmi per cognome che per nome :-(
E vabbè, basta pensare a mia sorella e a alla sfiga che si porta dietro, e il mondo mi sorride :-)

Ma ritornando alla mia infanzia...

Dalle fotografie che mi ritrovo a casa, e dai racconti della mia famiglia, so che dopo qualche giorno dalla mia nascita il mio corpo è tornato idratato.
Inizialmente ero carinissima, una pallina con le zampette, un arancino con i piedi.
Dopo un paio d'anni, prova ne è una foto oscena al limite della decenza, avevo la testa più grossa del corpo.
Ricordo che Francesco, un carissimo amico, dopo aver visto la foto che raffigurava la mia testa grande grande, rise una serata intera, e continuava a ridere da solo ogni qual volta pensava a quell'immagine.
Ma non ero poi così brutta....avevo una salopette blu da dove uscivano fuori due braccine ed una testa tonda, grande quanto un'anguria con i capelli a caschetto come un pagetto.
Lo so, non è una delle immagini più belle che si possano raccontare, però ero piccola e dovevo ancora perfezionare qualcosa!
La salopette però era molto carina, forse uno dei pochi capi che si potevano salvare del mio guardaroba.
Mia madre continua ancora oggi a dire che vestivamo benissimo.
Insiste nel dire che ci comprava i più bei vestiti dell'epoca, spendeva un sacco di soldi, era roba firmata, deliziosa e di tendenza"...
Sarà!

Ma se proprio dobbiamo essere sinceri, non è che gli altri amichetti si salvavano.
Chi non ha peccato scagli la prima pietra.
Chi delle persone che stanno leggendo questa storia, nati negli anni settanta, non ha nel cassetto una fotografia con un paio di pantaloni di velluto a costine color marrone/beige o un lupetto o dolcevita color beige????
NESSUNO.
Ammettiamolo, la moda per i bimbi anni settanta faceva veramente schifo.
Tutti noi abbiamo degli scheletri nell'armadio di cui non vogliamo parlare, e questo è uno di quegli argomenti scottanti che si vogliono sempre evitare.
Ma arriverà prima o poi alle vostre spalle, senza che ve ne accorgiate, il dolcevita che avevate da piccoli e a quel punto ritorneranno gli incubi e le notti insonni!!!!!
:-D
Ricordo inoltre quel carnevale in cui, per una festa all'asilo, mia madre decise di vestirmi da Venusia.
Era una tutina giallo banana e verde bandiera. Attorno alla vita avevo una cintura di 15 centimetri con un fibbione grandissimo color argento.
Da notare l'accostamento di colori che dava valore aggiunto all'abitino discreto.
E come dimenticare la maschera che accompagnava l'abito di Venusia?
Era di panno verde con due buchini al posto degli occhi. Era scomodissima: gli elastici mi facevano le orecchie a sventola, mi copriva la metà della faccia e non mi faceva respirare.
Tutte le mie compagnette erano vestite da damine, principessine, fate...solamente io ero strana. Però almeno mi distinguevo, ero l'eroina dello spazio!
Se tutto questo fosse successo negli anni 2000, telefono azzurro era già lì ad ascoltarmi, un assistente sociale avrebbe già fatto arrestare mia madre, mi avrebbero portato da uno psicologo per alleviare il trauma e mi avrebbero ricoperto di regali: psp, Bratz, Wings e caramelle varie.
Meglio nascere nel 2000, hai la vita più facile e soprattutto, non so per quale motivo scientifico, cresci alta, tettona, taglia 40 e bellissima.
Certo, perdi la verginità a 12 anni, quando ancora dovresti giocare con la Bratz che ti hanno regalato per il post trauma, però quello dell'amore legato ai sentimenti, ad oggi, è un problema secondario.

Un'altra volta racconterò quando mia madre, senza patente venne a prendermi a scuola e non vide il palo che sorreggeva il cancello prendendolo in pieno, o quella volta in cui, con la macchina, finimmo assieme a mia sorella e mia madre incastrate in una montagna di sabbia (questo è uno dei grandi misteri della mia famiglia). E racconterò anche quella volta in cui mia madre me le diede di santa ragione ed io, ingenuamente, credetti al fatto che se avessi aperto la porta lei non mi avrebbe picchiata. O quella volta in cui mio padre mi disse che Lady Oscar era realmente esistita ed io immediatamente lo andai a raccontare a tutti i miei compagnetti giurando su tutto quello che mi capitava davanti, che era vero perchè me lo aveva detto mio padre.
Questi si che sono traumi infantili.

La continuazione la racconterò un'altra volta.
Ciao.

venerdì 12 settembre 2008

Essere o non essere, questo è il problema...

Munble Munble Munble...
In questi giorni sono pensierosa, sto mettendo in discussione tutta la mia vita e devo dire che ho una grandissima paura.

Non so se accettare un pò di soldini, andare via dal posto in cui lavoro adesso,trasferirmi dal luogo dove vivo ed avere un futuro incerto, oppure continuare a lavorare in un posto che mi annoia e non mi gratifica, prendere lo stipendio ogni mese e rimanere nella città in cui vivo.
Uffiiiiiii.
Non lo so.
Devo decidere entro lunedì ma sono una cagasotto che ha una paura matta dei cambiamenti.
Aiutooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

mercoledì 10 settembre 2008

Meglio il reggiseno della nonna :-)

Tra agosto e settembre la città di Palermo è stata tapezzata di cartelloni pubblicitari dell'azienda Yamamay che mostrano una tipa a mio avviso brutta, con lo sguardo da porno star, labbra super truccate e di una volgarità senza limiti.
Un'azienda che fino a qualche mese fa si occupava di lingerie, adesso non si può occupare di casting per donne che tali non possono essere definite.
Ovviamente nessun uomo sarà mai d'accordo con me. Per loro bastano due tette, un bel chiappotto e la vita sorride.
Credo che non sia così per le donne, sia perchè se vediamo una donna semi nuda troviamo, anche se bellissima, un difetto (sono tutte foto ritoccate, queste qui hanno la cellulite, le smagliature e le macchie in viso), sia perchè non vogliamo confrontarci con esempi del genere.
Probabilmente non abbiamo bisogno di un organismo di sesso femminile (non riesco a chiamarla donna) con atteggiamenti pseudo erotici che ci faccia capire se un completino intimo possa essere sexy e piacere a noi e al nostro compagno.
E pur vero che ogni azienda punta su un target specifico di acquirenti, ma qui si tratta di roba da sexy shop e nessun'altra marca di intimo, che ricordi, ha mai mostrato tanta volgarità.
Bleeeeeeeeeeeeeaaaaaaaaaaaaccccccccccc.

domenica 7 settembre 2008

Necropoli Punica

Venerdì scorso io e il mio ragazzo abbiamo fatto un giretto culturale per la città di Palemmmo.
Abbiamo visitato la Cuba, antica struttura araba costruita durante il periodo normanno, l'Albergo delle Povere, che non è un hotel ma una struttura che serviva ad accogliere i poveri inabili, storpi e le giovani vagabonde ed orfane. Abbiamo anche visto una cosa che pochi palermitani conoscono (compreso noi che l'abbiamo scoperto quel giorno), una necropoli punica.
A quanto pare la scoperta di questa necropoli è attribuita ai carabinieri di corso Calatafimi che, in un'area accanto alla caserma, volevano creare un parcheggio.
Scavando si sono accorti che vi era una necropoli risalente ad un periodo compreso tra il VI sec. a.C. e gli inizi del III sec. a.C. e, dopo qualche anno è stata aperta al pubblico.

Ci è piaciuta ed abbiamo anche fatto un video.



TIE'!



PS: prima ancora che si guardi il video domando scusa alla signora che ci accompagnava. Il mio ragazzo è un maiale, fotografa e riprende tutte le tette e i culi di questo mondo...belli o brutti che siano...l'importante è che ci siano protuberanze!!!!!


In questo caso voleva semplicemente leggere cosa c'era scritto sulla maglietta...






Ma il venerdì è continuato all'insegna delle compere, mentre lo spartano (è così che viene chiamato il mio ragazzo) si provava dei pantaloni io non sapevo che fare ed ho impegnato il mio tempo in questo modo:


So di essere troppo scema, ma che me ne frega!

sabato 6 settembre 2008

Bella vita finchè dura

Cosa cè di meglio che starsene sdraiata a letto a non fare nulla mentre il proprio ragazzo cucina?
Non mi viene in mente niente.

martedì 2 settembre 2008

Breve storia della mia infanzia...

Sono nata il 24 Febbraio del 1976.
Cicciotta al punto giusto.
Secondo ciò che raccontano i miei genitori non ero molto bella, anzi, diciamolo pure, ero un pò bruttina.
Mia madre durante la gravidanza non bevve molto pertanto nacqui disidratata. Una bambina squamata...da qui la passione per i rettili.
La famiglia ritrovatami era abbastanza carina ed allegra, simpatica e rumorosa.
Ero la terza figlia, quella studiata e voluta (al contrario dei miei du fratelli capitati per caso).
Mio fratello aveva un nome originalissimo: Giuseppe.
Lui era entrato nel circolo vizioso (non entrateci mai perchè non è facile venirne fuori da questo tunnell) dei nomi "generazionali". Mio fratello era figlio di un Filippo, che a sua volta era figlio di un Giuseppe, che a sua volta era figlio di un Filippo e così via ad oltranza...
Mia sorella è stata anche anch'essa piccola vittima del circolo vizioso dei nomi "generazionali".
Da denuncia. Roba da telefono azzurro!
Alla nascita mia madre la voleva chiamare Cristina ma il fato non ha voluto che andassero proprio così le cose...
Tutto ebbe inizio quando mia zia P., la sorella di mio padre, diede un colpo basso a mia madre.
La zia di cui parliamo è la primogenita. Appena sposata ebbe la prima figlia, che, secondo il circolo vizioso del nome generazionale, si sarebbe dovuta chiamare come mia nonna: NUNZIAAAAA.
Mia zia, presa da un momento di lucidità decise di non mettere questo bellissimo nome alla figlia e decise di chiamarla in altro modo (non so quale sia peggio tra quello attuale di mia cugina o Nunzia).
Ma ritornando a mia sorella, dato che la zia P. fece questa "carognata", ed essendo mio padre il secondogenito, a chi toccava mettere il nome Nunzia alla prossima bambina che nascevaaaaa????
Ed ecco che nacque mia sorella, una bella bambina sorridente ancora ignara del destino che l'avrebbe perseguitata..
Furono giorni infernali, da una parte c'era mia madre che non voleva rovinare la bambina a vita mettendole un nome antiquato come Nunzia (meglio Cristina effettivamente), dall'altra parte c'era mia nonna che, fomentata dalle sorelle e cognate che le davano ragione, piangeva perchè mettessero il proprio nome alla bambina e non metterglielo sarebbe stato poco rispettoso nei suoi confronti.
Bene!
Mia sorella è stata per sette giorni senza nome, se nonchè un bel giorno venne mia zia M.altra sorella di mio padre però più piccola, che, rivolgendosi a mia madre disse: "ma qual'è il problema? Siamo alle soglie del 2000 (era il lontano 1970), a te piace un nome più modermo? Alla mamma un classico sempre verde?Chiameremo la bambina Nancy, Nunzia in inglese".
ODDDDDDIO.
A quel punto, messa sotto torchio mia madre dovette accettare e la bambina si chiamò Nunzia ma per tutti Nancy.
Ma passiamo a me e al mio nome. Dopo tutto il casino che era successo, mia madre, appena sono nata, voleva appiopparmi il nome della nonna materna: Ida.
Per carità non che Ida fosse un brutto nome, anzi, in confronto a Nunzia era il nome più bello del mondo, ma la mia nonnina disse che non era il caso che una bambina portasse un nome del genere perciò invitò mio padre e mia madre a sceglierlo di proprio gusto.
La famiglia si divise in due: da una parte mio padre e mio fratello avrebbero voluto mettere il nome Alessandra, dall'altra mia madre e mia sorella avrebbero voluto mettermi il nome Gloria.
Fortunatamente nessuno mi ha mai potuto chiamare "...manchi tu nell'aria..."pertanto la bambina squamata è stata chiamata Alessandra...e sono proprio IO!