lunedì 22 dicembre 2008
E' Natale é Natale si può fare di pppppiùùùù
lunedì 17 novembre 2008
Facebook, questo ignoto strumento...
Facebook, secondo ciò che ho trovato in rete ,è un sito che fa parte della categoria dei Social Network. È stato fondato il 4 febbraio 2004 da Mark Zuckerberg, all'epoca ventiduenne e studente presso l'università di Harvard ed ora un milionario nullafacente che si gode i picciuli che si è fatto con questa idea del cavolo!!!!.
Fu poi esteso al MIT, all'Università di Boston, al College di Boston, e a tutte le scuole Ivy League nel giro di due mesi. Molte singole università furono aggiunte in rapida successione nell'anno successivo. Col tempo, persone con un indirizzo di posta elettronica con dominio universitario acquisirono i requisiti per parteciparvi. Quindi il 27 febbraio 2006 delle reti furono iniziate per le scuole superiori e grandi aziende.
Dall'11 settembre 2006, chiunque sia più anziano di 13 anni può parteciparvi.
Gli utenti possono selezionare di fare parte di uno o più reti partecipanti, come la scuola superiore, il luogo di lavoro o la regione geografica.
Se lo scopo principale iniziale di Facebook era di far mantenere i contatti tra studenti di università e licei di tutto il mondo è adesso diventata una rete sociale che abbraccia trasversalmente tutti gli utenti di internet.
Il sito ha più di 58 milioni di utenti attivi in tutto il mondo (ed uno di quelli sono io).
Dal luglio 2007 figura nella Top 10 dei siti più visitati al mondo ed è il sito numero uno per foto negli Stati Uniti con oltre 60 milioni di foto caricate settimanalmente.
Se ci limitasse a ciò che vi è scritto sopra e all'uso originario sarebbe tutto bello.
Quello che non è stato scritto è che Facebook, chissà per quale strano motivo, diventa una specie di droga.
La prima cosa che fai quando accendi il computer è cliccare sull'indirizzo facebook.com (non perdi neanche tempo con username e password perchè li memorizzi e vai...) e controlli chi ti ha scritto in bacheca, chi ha commentato le tue foto o il tuo status...ma la cosa non si ferma lì, perchè facebook, alla faccia della privacy, ti racconta tutto di tutti, sia dei tuoi amici che degli amici degli amici, e non solo, ti fa vedere immagini di persone che non conosci e che magari i tuoi amici hanno commentato ed in questo modo scatta uno strano meccanismo dove inizi a farti i "biiiip" di tutti e passano i minuti e tu non te ne accorgi.
Con Facebook chiunque si merita querele o denunce. Si inseriscono foto di persone che non conoscono neanche l'esistenza di questo strumento, si creano gruppi perseguibili dalla legge ed altri assolutamente inutili. Qualche settimana fa ne ho visto uno che denigrava le persone del sud perchè un catanese ha vinto al superenalotto.
E' facile essere fun di Uan, dei pinguini del film Madagascar o di se stessi...
Ricevi inviti ad eventi dove non parteciperai mai ed inviti di amicizie da parte di persone di cui non te ne frega niente. A volte accetti per educazione certe amicizie ma non le consideri sperando che non si accorgano di te...
Per non parlare dei test.
Secondo quello che risulto dai test che ho svolto, sono una persona pericolosa, vendicativa, mediamente colta, cattiva con libido repressa, sicura di me ma so mettermi in discussione, intelligente di spiccato intuito e gelosa...tanto gelosa, ho intesa con l'ariete e sono fuori di testa, ho passato la mia infanzia davanti alla televisione, la mia personalità e "vera" (sarebbe bello se qualcuno mi spiegasse cosa vuol dire), somiglio a Bart dei Simpson e ad Eva Longoria Parker (ho scoperto solamente attraverso questo test chi fosse e non mi dispiacerebbe somigliarle veramente!!!!), mani bucate, pesce pagliaccio e finirò in galera per pluriomicidio!!!!!
Vabbè che ho subito un'infanzia traumatica ma a questi livelli no però!!!!!
I miei amici sono più o meno simili a me...chissà quanti pluriomicidi repressi!
Comunque, a parte tutto quello che ho elencato è anche uno strumento interessante. Io, ad esempio, ho ricominciato ad avere contatti con amici che non vedevo da un sacco e con i quali era difficile incontrasi.
Nel bene o nel male, è un qualcosa che incuriosisce ed affascina...chi non lo ha mai utilizzato si iscriva...vediamo se sarà il prossimo pluriomicida! ;-)
lunedì 10 novembre 2008
Breve storia della mia infanzia quarta parte
Questa premessa per raccontare a cosa dovevo sottostare quando ero piccina picciò.
Gli episodi traumatici sono diversi, ma quelli che mi vengono in mente a primo acchito sono quattro:
- Principessa Nancy
- Il marito
- Luce accesa per tutta la notte
- Giochiamo a Barbie?
Ho già raccontato di quando mi faceva rubare gomme profumate mentre lei faceva il palo...ebbene si, sto parlando di lei, della stessa persona che mi ricattava perché non raccontassi ai miei genitori quello che combinava... lei...quella che mi sono ritrovata come sorella :-)
Mio fratello un santo, lei...
Il primo episodio si intitola "Principessa Nancy"...
Quando eravamo piccole spesso la sera facevamo il bagno assieme nella stessa vasca da bagno. Ridevamo, litigavamo, ci raccontavamo storie, ma uno dei giochi preferiti di mia sorella era "la Principessa Nancy". Il gioco consisteva nel fare squillare un telefono (di solito ero io che simulavo il driiiin driiiiin) e rispondere.
Ma chi doveva rispondere al telefono e soprattutto cosa doveva dire?
Innanzi tutto la cornetta era il manipolo della doccia. Io rispondevo al telefono appoggiando il manipolo all'orecchio e dovevo dire: Buon giorno, con chi parlo? Io sono la schiava della Principessa Nancy, che cosa desidera? Si, un momento solo che la schiava le passa la principessa...e da qui cominciava un monologo di mia sorella che non finiva mai....
Qui si parla non solo di sfruttamento di minori, ma anche di schiavismo...
Il secondo episodio si intitola "Il marito"...
Anche in questo caso decideva lei il mio ruolo.
Giocavamo a preparare le nozze di mia sorella, anche se eravamo specializzate nell'ingresso in chiesa.
Lei era la sposa ed io ovviamente chi ero?
Lo sposo
Si metteva in posizione con in bouquet in mano ed io dovevo starle a sinistra.
La dinamica era questa:
Iniziavamo a camminare lentamente, mooooolto lentamente, lungo un viale di campagna (che doveva rappresentare il corridoio di una chiesa) e, mentre facevamo dei passetti cominciavamo a salutare la gente con semplici cenni di testa, pian piano i cenni si facevano saluti timidi con le mani, arrivando al punto di salutare gli ospiti con strette di mano e standing ovation...
Era una cosa che a noi faceva ridere tantissimo, ma, guarda caso, era sempre lei la sposa ed il marito scemo.
Altro trauma infantile...crisi di identità...
Ma non è finita qui, il terzo episodio si intitola "Luce accesa per tutta la notte"...
Abbiamo sempre dormito nella stessa camera. Lei prima di andare a letto si impapuccava per bene e si infilava sotto il piumone. Nessuno la poteva spostare da quella posizione fino al giorno successivo. Tutto questo in assoluto buio tenebroso...
Io invece amavo leggere e sfruttavo la sera per poter sfogliare qualche libro, quindi tenevo la luce accesa per delle ore.
Solitamente lei andava a letto prima e la trovavo immobile sotto una coltre di piumoni, coperte e gatto. L'unico gesto che indicava che era ancora viva era il suo mugolio arrabbiato che con estrema delicatezza allietava le mie orecchie quando lasciavo la luce accesa per leggere...lascio immaginare il grugnito...
Capitava però, che a volte ero io ad andare a letto prima di lei, leggevo un po' e quando arrivava, anche se non leggevo e mi vedeva assonnata o già dormiente, si infilava sotto le coperte e lasciava la luce accesa.
Quelli si che erano grooooossi problemi.
Neanche se avessi pagato oro avrebbe mai spento quella luce. Bastava alzare la schiena di 90 gradi e allungare il braccio per riuscire ad arrivare, senza sforzi, all'interruttore.
Ma nooooooo, meglio fare venire i sensi di colpa a me...
Pensavo: "ma non è che possiamo rimanere con la luce accesa tutta la notte, sarebbe uno spreco...se venisse mamma si arrabbierebbe...con la luce accesa non si riposa bene... "
Ebbene, a quel punto io mi alzavo ed andavo a spegnere la luce e lei non si spostava neanche di un millimetro.
Come si chiama questo?
Sempre sfruttamento e creazione di sensi di colpa...
Ultimo, ma non ultimo per importanza, l'episodio "Giochiamo a Barbie?"...
I litigi tra fratelli fortunatamente sono come il dolore, si dimenticano.
Tutte queste angherie io le dimenticavo e ci passavo sopra tranquillamente.
Quando mia sorella mi proponeva di giocare a Barbie era sempre la solita solfa...e la cosa bella è che ci cascavo sempre.
Iniziavamo a costruire la casa di Barbie utilizzando oggetti che si trovavano per casa, bomboniere, strofinacci per fare i divani e i letti e tante altre cianfrusaglie.
Lei faceva sempre le case più belle delle mie, organizzava le stanze come un esperto architetto, vestiva la Barbie sempre meglio della mia ma...quando ancora ero lì, quasi alla fine, per mostrarle che anche le mie creazioni non erano male e soprattutto, quando finalmente le case erano finite e quindi toccava ai dialoghi....lei si scocciava e decideva di non giocare più :-(
Noooooo, per me era una delusione pazzesca, decideva di andarsene e mi lasciva lì, come una pera cotta a disfare tutto e riassettare.
Questo invece come si chiama?
Stronzaggine direi ;-)
Come potevo crescere sana con un'infanzia del genere????
:-D
Comunque, a parte tutto quello che ho raccontato, per me è sempre stata una sorella splendida...certo, continua a sfruttarmi ogni tanto, ma prima o poi mi vendicherò ;-)
lunedì 3 novembre 2008
Che lavoro farò nella prossima vita?
Qui la faccenda è seria, moooolto seria, si sta parlando di organizzazione, sto cercando di crearmi un futuro nel caso dovessi rinascere in una prossima vita...
Questo pensiero nasce dal fatto che oggi pomeriggio il mio dentista mi ha presentato una bozza di preventivo. Appena sono arrivata a casa ho sbirciato il foglio e mi si è bloccata l'articolazione temporo mandibolare per lo shock. Sono rimasta bloccata a bocca aperta con conseguente aumento del preventivo per curare la mia mandibola ;-D
A parte gli scherzi, ho iniziato a pensare e ripensare e ripensare ancora e sono arrivata ad un unico pensiero: "nella vita ho proprio sbagliato tutto!!! La prossima volta che nasco voglio fare il dentista!"
Riflettendoci bene ho pensato che ci sono tanti altri lavori che, con il minimo dello sforzo, riesci ad ottenere il massimo dei risultati.
Ho stilato una classifica dei lavori di questo genere :-)
- IL POLITICO
Ultimo in classifica perchè comunque è un lavoro di grosse responsabilità e soprattutto, anche se guadagni tanto, puoi beccarti un malocchio o le parolacce di molte persone. E' vero che una volta piazzato nessuno ti scolla da quella sedia, ma per ottenerlo devi fare un pò di gavetta, chiedere favori (almeno all'inizio), fare promesse da marinaio, mettere da parte la famiglia...etc etc...
A mio avviso, c'è di meglio.
- IL PORTABORSE
Sicuramente, se non aspiri al potere come il politico, è uno dei lavori più belli del mondo, lavori poco, non fai un cavolo e guadagni un sacco.
- IL PORTINAIO
Un mestiere divertente: non ti annoi perchè ti fai gli affari degli altri (vedi amanti salire in casa mentre la moglie/marito non c'è, sai tutto di tutti, etc...), sei sempre informato perchè ogni mattina leggi il quotidiano, hai la casa gratis e, nelle spese del condominio ci fai rientrare i costi della luce e dell'acqua.
Io avevo un portiere che nella postazione aveva il computer e giocava a solitario quando non sapeva cosa fare ed un altro che per hobby faceva il dj in una radio locale. Trametteva musica napoletana e la scaletta la preparava mentre lavorava in portineria. Il portiere della mia amica si è riuscito a costruire una villa con piscina mentre i "poveri" condomini gli davano la casa gratis e tutte le spese erano a loro carico.
Meglio di così?
- IL POSTEGGIATORE ABUSIVO
Lo considero uno dei più quotati.
Ha i pregi di tutti gli altri elencati precedentemente ed in più guadagna un sacco di soldi.
Come il politico ha il potere assoluto: la strada è sua e nessuno la può toccare. Con il fischietto in bocca domina il traffico e si fa valere. Anzi, questo mestiere è ancora più interessante del politico perchè mentre il primo "mangia" e non dà niente agli altri, il posteggiatore pensa a se e alla comunità, perchè è vero che calcolando gli spazi fa posteggiare molte macchine e lui guadagna di più, ma è anche vero che riduce lo stress di chi deve posteggiare perchè perde meno tempo a fare giri e giretti dell'isolato.
Come il portaborse pensa poco e guadagna un sacco.
Come il portinaio si diverte perchè vede liti, partecipa alle richieste di pietà da parte delle persone che beccano le multe per divieto di sosta e supplicano il vigile ad annullarle.
Come il portinaio riesce a farsi la villa con piscina in campagna o a mare, ma è anche vero, che risultando disoccupato, ha pure la possibilità di ricevere la casa popolare e non paga le tasse. Gli unici due problemini sono: intossicazione dei polmoni, dato che respira smog, ma questo è un inconveniente che si può ovviare con una mascherina; e un'ulcera perforante perchè chiede sempre monete che servono per prendersi un caffè (chi fa, mà duna qualcosa pì pigghiarimi un cafè) :-) Ho visto bambini di dodici anni chiedermi le monete per prendersi un caffe, giuro!!!!
Dimenticavo il fatto che si può fare anche carriera. Apicella ci è riuscito diventando il cantante di Berlusconi (guadagna più del portaborse), perchè io non potrei diventarlo???
Ho deciso, il posteggiatore abusivo è il lavoro più bello e redditizio del mondo quindi se dovessi rinascere uomo, vorrò farlo!!!!
Se invece dovessi rinascere donna, cosa che spero vivamente, vorrei nascere bellissima, altissima e con tutte le forme al proprio posto. Anche se nasco povera e non molto intelligente non è un problema, tanto, combinata in quel modo, un pollo miliardario riesco a beccarmelo sicuramente...male che vada, vado a fare la velina :-D
domenica 19 ottobre 2008
Riassuntino delle ultime due settimane
Sono tornataaaaaaaa
Percepivo la vostra trepidazione, sentivo che vi mancavo, ed a grande richiesta... .
Ok, smetto di fare la stupida e vi racconto cos'è successo durante queste due settimane.
La giornata di eccellenza a Palermo è andata benissimo. Nessuno è venuto a dirmi che leggeva il mio blog :-( peccato per voi perchè vi siete persi l'assaggio dei funghetti, lo sconto del 20% ed ho venduto tutto lo stesso.
Dopo questo rimprovero vi comunico che domani la mia famiglia sarà a Catania per la stessa manifestazione. Non ci sarò ma potete dire che vi mando io :-) ...
Lunedì scorso sono partita per l'Emilia Romagna assieme a mio papà.
Siamo partiti in macchina.
Per la prima volta in vita mia ho guidato per 1200 chilometri di fila con due soste di 10 minuti.
A dire il vero non è stato così stancante come credevo.
Il viaggio con mio padre è stato disarmante, mi ha fatto sentire la persona più ignorante della Terra. Ad ogni uscita autostradale mi chiedeva per cosa era conosciuta quella determinata località e qualcuna la conoscevo, qualche altra no (più no che si). Ma come posso ricordarmi che a Pomigliano d'Arco è nato il nostro ex Presedente della Repubblica Giovanni Leone???.
Arrivati a Roma mi ha chiesto quali sono le vie consolari, l'elenco dei sette re di Roma, i sette colli di Roma...non contento mi ha chiesto i sette peccati capitali e i sette nani...
No comment!
Siamo andati in Romagna per andare a raccogliere funghi, o meglio, mio padre li studiava, io li raccoglievo.
In realtà non c'era molto, soltanto qualche funghetto tossico, qualcuno velenoso e qualche altro allucinogeno (chissà perchè quest'ultimi riscuotono sempre successo :-D).
Ho raccolto anche castagne sul monte Fumaiolo, sono andata nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna, e venerdì scorso ho fatto una capatina a Cesena.
Ho passato una settimana deliziosa.
A Cesena, dentro la biblioteca Malatestiana ho incontrato il sig. Giampiero che mi ha guidata per quasi un'ora raccontandomi di tutto e di più su Cesena, sulla storia della biblioteca più antica d'Italia, sui Codici, sul libro più piccolo del mondo e mi ha permesso di fare una cosa che solitamente i turisti non possono fare...sssshhhhh...non si può dire...
Sempre il sig. Giampiero mi ha consigliato di andare a mangiare un crescione (una piadina chiusa imbottita di ciò che vuoi tu) in un chioschetto di fronte la piazza della biblioteca.
Così ho fatto.
Il crescione era grandissimo e buonissimo.
La signora del chiosco faceva tutto a mano, era molto lenta, ma valeva la pena aspettare.
Mentre attendevo il mio crescione leggevo la storia del chioschetto, che le farine utilizzate erano di colture di grano romagnolo, leggevo i commenti della slow food, i ritagli di giornale che lodavano il lavoro della signora e guardavo una foto di quando la piadinara (chissà se si chiamano così le persone che preparano le piadine) è andata alla "prova del cuoco", una fotografia che la riprendeva spensierata e sorridente. Più leggevo, più ero contenta per la signora...e per il mio stomaco.
Comunque Cesena è carina, anche se le città più belle di quella regione, a mio avviso, sono Bologna, Ferrara e Ravenna.
Il mio spirito critico sta avendo il sopravvento e devo per forza citare una cosa per la quale concedo 100.000 punti alla città di Cesena.
Un simbolo di civiltà ed organizzazione che non avevo mai visto da nessun'altra parte.
Cosa? Vi starete chiedendo.
I parcheggi sotterranei...
Voi penserete: e devi andare a Cesena per vedere un parcheggio sotterraneo? E' una visione così particolare?
Ed io vi rispondo: SI, ma che parcheggio sotterraneo.
Innanzi tutto impatto ambientale pari a zero.
Lungo la strada c'erano degli spazi di circa tre metri per cinque delimitati da vetri. Accanto a questi spazi una colonnina. In pratica entravi dentro questo spazio con la macchina, scendevi, la chiudevi, oppure no (era lo stesso) inserivi la carta di credito o il bancomat nello spazio apposito della colonnina, ti usciva un tiket di conferma registrazione del veicolo e la macchina veniva fagocitata in un paio di minuti . Tutto automaticamente e silenziosamente.
In questo modo potevi andare a passeggiare senza timore che potessero portare via la tua auto o rubare ciò che c'era dentro, o senza il pensiero di ritornare dopo due ore nel parcheggio per rinnovare il parchimetro.
Quando ritornavi reinserivi la carta nella colonnina, ti riconosceva il veicolo, defalcava l'importo dalla carta e da sotto sbucava fuori la tua macchinina bella e pronta.
L'idea mi è piaciuta e vorrei proporre al sindaco di Palermo di creare questi posteggi anche qui, dove ogni giorno devo fare mille giri per poter trovare posto sotto casa (o in zona).
Pago pure 20 euro ogni due anni per poter parcheggiare nelle strisce blu e questo è il riconoscimento????
Perchè noi non abbiamo dei parcheggi decenti e la gente sosta in doppia o in terza fila?
Perchè i nostri parcheggi costano 1 euro l'ora e quelli degli altri posti 50 centesimi?
Perchè oltre a pagare l'euro devo pure pagare il posteggiatore abusivo?
Si è vero, i parcheggi ci sono, ma in periferia, dove devi aspettare un'ora alla fermata dell'autobus perchè i collegamenti fanno schifo.
Si, è vero, il posteggiatore fa parte del folklore palermitano e non sarebbe carino cambiare le "vecchie e sane" abitudini.
Si è vero che è molto difficile scavare e fare posteggi sotterranei perchè ogni qual volta si prova ad affondare una pala si trova sempre qualche resto archeologico.
Ma io chiedo al sig. sindaco Diego Cammarata: "Come ha fatto Roma", e stiamo parlando della Grande Roma, Caput Mundi, quella con i resti archeologici a 1 metro da terra, "a far passare più linee della metropolitana sotto la città? E noi non siamo neanche capaci di fare un posteggio davanti al tribunale ed i lavori seguono da anni? "
Chi me lo sa spiegare?
Comunque non mi dispero, al peggio non c'è mai fine.
Buona notte a tutti i posteggiatori abusivi che scambiano (visto con i miei occhi) la media di 70 euro al giorno in monete e risultano disoccupati all'ufficio di collocamento, riescono a prendere la casa popolare e si lamentano di Berlusconi.
Certo, lamentarsi di Berlusconi fa sempre bene, ma non quando non paghi neanche un centesimo di tasse e vieni mantenuto dallo Stato con i miei soldi.
W l'Italia.
P.S. Auguri papà, adesso sei un esperto Micologo. Bravo!
venerdì 3 ottobre 2008
Domenica gustosa
A Palermo e a Catania, ogni domenica di ottobre ci sarà l'esposizione e la degustazione di prodotti tipici siciliani (le prime due domeniche a Palermo e le successive a Catania).
A Palermo sarà in via Libertà, nel tratto compreso tra piazza Croci e via Archimede.
Io ci sarò, assieme alla mia famiglia: Azienda Micologica Monti Erei.
La nostra azienda produce funghi e crea gustosissime conserve fungose.
Solo prodotti di qualità per questo evento, e non caso, modestia a parte (ih ih ih) i nostri prodotti sono veramente buoni e genuini.
Se qualcuno verrà dicendomi che ha letto il blog, gli farò uno sconto del 20% su ogni prodotto che acquista :-)
Ovviamente farò delle domande specifiche per capire chi è l'impostore ;-) e vedere se ha letto veramente il blog...
Per saperne di più sulla manifestazione:
http://http://www.siciliatheexcelland.com/
lunedì 29 settembre 2008
Breve storia della mia infanzia terza parte
Ognuno di noi raccontava se e cosa aveva rubato nella vita.
Rivoglio i miei 15 euriiiii
Bene, l'idea non era tanto sbagliata...o quasi...
La parola TRAFFICO LIMITATO lasciava pensare, alle persone ingenue come me, che si poteva delimitare una zona e chiuderla al traffico cittadino (per lo meno potevano entrare solo i residenti), così finalmente l'aria del centro poteva essere respirabile.
Sempre alle persone ingenue come me era balenata l'idea che il Comune, sapendo che la gente non poteva entrare in centro con le macchine, avrebbe creato posteggi e bus navetta per potersi spostare liberamente verso l'area limitata....
Ma solamente le persone ingenue come me potevano pensare questo e soffermarsi ad una analisi così superficiale della parola "traffico limitato".
L'amministrazione comunale, ha deciso di delineare un'area grande quanto metà Palermo (non è proprio così ma voglio far capire che le dimensioni erano spropositate), permettendo ai residenti di poter entrare pagando una tassa annua che variava da 13 a 15 euro (se la zona era centralissima o meno), e permetteva anche a chi non era residente nella zona, di poter pagare la stessa cifra ed entrare nella ztl. Per poter accontentare tutti, inoltre, ha fatto si che anche chi non fosse di Palermo, ma della provincia, poteva entrare nelle ztl pagando qualcosa in più.
Gli unici che non avrebbero pagato sarebbero stati i portatori di handicap e chi possedeva una macchina con impianto a gas. Ma non esistevano i pass stampati per queste persone quindi anche loro, dato che non lo esponevano, sarebbero stati multati in caso di fermo.
In pratica quello che doveva essere un provvedimento anti inquinamento è diventato un furto legalizzato in quanto tutti pagando potevano entrare in centro.
Ah, dimenticavo, le auto euro 0 ed euro 1 non potevano entrare (ma quelle dei residenti si).
Almeno quello !!!! !
Effettivamente è stata una bellissima pensata.
Non immaginate le file nelle agenzie che rilasciavano il pass (personalmente ho dovuto fare la fila due volte perchè ciò che richiedevano era diverso da ciò che era scritto sul sito del comune o dell'azienda che si stava occupando delle ztl).
C'è chi ha cambiato macchina per poter entrare in centro perchè ci lavorava.
Alla fine, dopo che i contribuenti hanno CONTRIBUITO ABBASTANZA, a seguito di un ricorso al TAR, dato che questa cosa puzzava un pò di illegale, la causa è stata vinta dai cittadini ed il Comune da qualche mese deve rimborsare a tutte le persone che hanno pagato, ciò che gli spetta.
Ma ci sono delle news...
Notizia del 26 settembrre:
PALERMO (ITALPRESS) - Il sindaco di Palermo, Diego Cammarata, ha inviato una lettera allo studio legale Palmigiano e alle associazioni sindacali datoriali e dei consumatori che lo hanno diffidato perche' il rimborso dei pass della Ztl avvenga entro trenta giorni. Nella nota, Cammarata rileva che "la volonta' di provvedere al rimborso e' gia' stata piu' volte manifestata pubblicamente, ma che sulle modalita' con cui il rimborso avverra' e sulle procedure da seguire sono gli uffici del Comune e, in particolare, il dirigente del settore, in piena ed incontestabile autonomia decisionale, a decidere". Le eventuali azioni giudiziarie minacciate dalle associazioni nella eventualita' in cui non avvenga il rimborso immediato - sottolinea in una nota il Comune -, "potrebbero pero' determinare un inutile aggravio dei costi che finirebbero per riverberarsi, comunque, sui contribuenti".
Chissà quando rivedremo questi soldi.
Se, anzichè inventare sistemi inutili (il problema dell'inquinamento esiste e si deve provvedere in qualche modo), mi avessero chiesto di regalare 15 euro per poter risanare un pò le casse del Comune, avrei accettato senza problemi, ma la presa in giro non riesco a tollerarla.
NB: se si vanno ad analizzare le tabelle dell'Amia, si nota come ste benedette polveri sottili si trovano in maggior quantità la mattina nella zona tra via Di Blasi e Via Belgio.
La domanda è: perchè questa zona non rientrava nelle ZTL????
Traggo la frase che segue da ciò che disse Diego Cammarata in un'intervista alle Iene:
Palermo è la città più cool d'Italia
Forse sarebbe meglio spiegargli cosa vuol dire cool :-/
domenica 28 settembre 2008
La città sta ancora dormendo
Perchè fumare?
Forse in questo modo prima di accendersi una sigaretta un fumatore ci penserà due volte.
Altro che "il fumo nuoce gravemente alla salute"...
Guardate qui:
http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/fumo-foto/1.html
lunedì 22 settembre 2008
Non tutti possono fare tutto
Ultimamente e soprattutto tra ieri e oggi, sono successe un sacco di cose e sono stati fatti dei discorsi che mi hanno fatto pensare.
Mungle Mungle...
Mi sono posta due domande:
Quante persone non sono portate a fare certe cose e le fanno lo stesso, male per giunta?
E quante persone fanno un determinato lavoro che dovrebbe essere fatto per passione mentre lo fanno solamente per i soldi?
Ultimamente, ahimè, sto bazzicando spesso negli ospedali e noto, che proprio il lavoro del medico, che deve essere fatto a mio avviso solamente per passione, bravura, attenzione, capacità di ascolto, e amore per lo studio (non possono mai fermarsi di studiare) , molto spesso viene fatto solamente per denaro.
Medici scorbutici che trattano male i pazienti (empatia pari a zero), o che forniscono delle diagnosi o delle cure errate.
Ma io dico, perchè non passarsi una mano sulla coscienza e capire che determinati mestieri nei quali devi dare non soltanto un supporto di tipo "fisico" ma anche di tipo psicologico, non tutti possono farli?
Anche a me sarebbe piaciuto fare il veterinario o il dentista, ma alla fine mi sono resa conto che non sono portata.
Nella casa di campagna abbiamo un pastore maremmano che ieri si è presentato (dopo giorni di assenza per seguire le cagnoline in calore) con una zampa distrutta, probabilmente avrà litigato con qualche cane o chissà dove è finito, tanto che gli manca un pezzo di cuscinetto. Nella ferita, profonda almeno quattro centimetri, si è venuta a formare una miasi, in parole povere vi è una colonia di larve di mosca.
Ha la ferita inguardabile.
Io e mia madre eravamo già pronte con guanti e pinzetta per togliere tutte le larve (circa un centinaio), lei avrebbe tenuto il cane mentre io pazientemente toglievo quelle schifezze, ma ci abbiamo perso la speranza. Abbiamo inoltre chiamato il veterinario che oggi non poteva venire e ci ha consigliato di disinfettare la ferita con la creolina e fare una cura di antibiotici.
Con questa soluzione a quanto pare cadranno da sole.
Perchè ho raccontato questa storia?
Perchè questo episodio, come altri, mi hanno fatto capire che pur avendo un amore spropositato per gli animali (mi è successo altre volte di togliere larve o dare assistenza a delfini o tartarughe moribonde) non sono assolutamente portata per fare la veterinaria.
Non avrei mai scelto la carriera di medico (veterinario o altro tipo), perchè, anche se ho voglia di aiutare la gente e gli animali, ed anche se ho lo stomaco forte, non penso che basti solamente questo.
Io sarei capace di piangere nel dire ad una persona che sta morendo di tumore, o vedere la famiglia straziata dal dolore, o dover abbattere un animale anche se lo si deve fare per forza.
E mi domando: perchè io mi devo porre problemi quando devo confrontarmi con la gente e altre persone se ne fregano altamente e pensano solamente a se stessi e alla loro carriera?
Qui in Sicilia penso la situazione sia peggiore che altrove.
Grazie al nostro ex bel personaggino, condannato per mafia ed ancora lì sul podio, votato da un sacco di persone, abbiamo il fior fior dei medici.
Come dice mia madre, hanno talmente faticato che hanno la lingua sudata!
Io direi la lingua pezzata da tutto il leccare...
So che è utopia, ma sarebbe bello se non si andasse avanti di spinte e raccomandazioni varie, ma solamente di forza di volontà e capacità.
Forse in quel caso eviteremo, com'è successo, che devo essere io a chiedere al medico, dopo che una persona con dolori lancinanti viene curata per due ore (e dico due) per coliche addominali, se per caso, dati i sintomi, si poteva trattare di coliche renali.
E' bastato un colpetto al rene destro che tac, si è scoperto che effettivamente non erano addominali, ma coliche renali e la cura di due ore non era servita a nulla (che la cura era inutile l'avevamo notato dal contoncersi e dalle lacrime della persona che avevo accanto).
Cosa ci voleva a rendersene conto subito?
Non mi reputo un pozzo di scienze, nè un testone intelligente, semplicemente leggo, e come so farlo io e tutte le persone che stanno leggendo questo blog, potrebbero farlo e mettere da parte la presunzione di sapere tutto, anche i medici che hanno passato per lo meno 20 anni della propria vita sui libri (considero le raccomandazioni e nessun anno fuori corso).
Hanno in mano la vita di persone e di animali che volente o dolente si fidano di loro, e quando capitano gli sbagli non sono mai banali. Non stiamo parlando di un errore stupido come il confondersi tra uno chanel numero 5 e il 19!
Gli errori dei medici si ripercuotono sull'esistenza di un individuo.
Conclusione?
Pensateci bene prima di fare quel benedetto concorso per entrare in medicina.
Mancano fabbri, agricoltori, giardinieri, idraulici e falegnami, che tra l'altro una chiamata ti viene a costare quanto una visita specialistica. Perchè non provare a farli?
Attenzione però, anche per quelli ci vuole bravura e passione ma per lo meno non rischi di ammazzare la gente.
Viva la sanità in Sicilia, olè!
domenica 21 settembre 2008
Grandi risultati dopo la riunione...si si!!!
la riunione del segno dei pesci ebbe luogo giorno 19 settembre alle ore 21.00 circa, in un locale all'aperto di Palermo (per fare in modo che le cavolate potessero disperdersi con più facilità). Fuori pioveva ma a noi non importava molto perchè stavamo belli stretti, quasi costipati, sotto un bell'ombrellone che ci riparava. Come fatto a posta, ci hanno portato dei salatini a forma di pesciolini e una specie di sushi di tonno.
Questo si che è cannibalismo.
Tutto era perfetto, o quasi, eravamo cinque pesci ed un intruso gemelli, che, data la maggioranza, non era elemento di disturbo (lo abbiamo giustificato perchè anche lui segno doppio).
Prima di iniziare con l'ordine del giorno abbiamo chiaccherato del più e del meno. Argomenti di grande interesse e cultura che solamente persone come noi, di un certo livello e di una certa preparazione, avrebbero potuto sostenere:
- Nuovo cast dell'Isola dei famosi;
- Cosa avremmo fatto noi al posto del presidente della provincia di Palermo se, com'è successo, avessimo ricevuto un orologio di 25000 euro da parte del Sultano che quest'estate venne in città per motivi d'affari;
- Le mance di 1000 euro che lo stesso sultano diede ad un portiere d'albergo e le mance pazzesche che diede ai camerieri di un famoso ristorante del luogo;
- Densità e qualità dell'aceto balsamico;
- Crisi Alitalia, ma non perchè ci interessava l'economia e la salvaguardia dei posti di lavoro, ma perchè un ragazzo del nostro gruppo deve prendere l'aereo a novembre e non vuole perderci il biglietto.
Discursi cafè (in italiano: discorsi da caffè, nel senso di leggeri e poco impegnativi).
Serata comunque molto divertente.
Fortunatamente i temi non sono sempre questi.
L'altra sera avevamo bisogno di un pò di relax, e così fu.
Ma ritornando al tema principale della serata: crisi pesci
Riguardo il primo punto dell'ordine del giorno, data la nostra bontà d'animo concederemo altri due mesi di credibilità a Paolo Fox e non lo tradiremo con altri loschi individui che vogliono farci credere che dopo il 24 settembre la situazione rimarrà uguale.
Il secondo punto lo abbiamo saltato, dato che ormai manca poco al fatidico giorno.
Per il terzo punto abbiamo pensato di ibernarci e svegliarci direttamente il 25.
Per quanto riguarda la pasta col pesto, è stato l'argomento più impegnativo, quello dove è stato più difficile mettersi d'accordo. Siamo partiti da uno spicchio d'aglio per 4 persone, a 2 spicchi d'aglio per 4 persone fino ad arrivare ad uno spicchio d'aglio a testa.
Immaginatevi quello che ne viene fuori in una cena di dodici persone dopo aver mangiato la pasta al pesto preparata con uno spicchio d'aglio a testa. O stanno tutti muti, o muoiono tutti dopo un colpo d'alito, o, avendo mangiato tutti quanti la stessa pasta, l'odore si annulla.
Ultimo punto del giorno...il mio taglio...tatatatààààà...è piaciuto, ma ovviamente i commenti sono statiiii "fantasiosi"...
Che dire?
Siamo troppo scemi!!!!!!
venerdì 19 settembre 2008
Urge riunione pesci
Come eliminare Paolo Fox.
Probabilmente il gas è la soluzione più comoda...per lo meno non sporca.
Vabbè sto saturno contro, vabbè la luna piena che crea nervosismi, vabbè giugno e luglio con crisi o pause di riflessioni in campo amoroso, vabbè l'agosto difficile, vabbè il lavoro che a settembre non da grandi soddisfazioni, ma non ci può venire a prendere per il di dietro cò sta storia che dopo il 24 settembre andrà tutto bene.
NO, citando un vecchio presidente della Repubblica...A tutto questo non ci sto!
Ci hai detto che questo qui sarebbe stato un bell'anno per i pesci.
Ma esattamente, caro Paolo Fox, tu, cosa intendi per bello?????
Per me l'anno è bello quando su dodici mesi, tòòò, un paio vanno male, un anno è bello quando su dodici mesi sette mesi vanno magnificamente e altri cinque a cachì, vada anche per gli undici mesi di schifo e l'unico mese con vincita miliardaria al superenalotto.
Ma così nooooooo, è da dodici mesi che i pesci non hanno respiro.
Che dobbiamo fare?
Ti denunceremo all'ordine degli astrologi (chissà se esiste).
Paolo ci hai illusi, ti sei preso gioco di noi che ti abbiamo amato e creduto, ma è arrivato il momento di abbandonarti, sceglieremo Branco.
Urge riunione pesci.
Nome in codice dell'incontro: mi sento un pesce fuor d'acqua
Parola d'ordine: siamo fritti!
Già la super pescia operativa Manu ha organizzato l'incontro segreto.
La "Pazza" sarà dei nostri, porterà tutto l'occorrente anti iettatura, anche la "Bionda"verrà.
Dobbiamo ancora definire qualche punto ma l'ordine del giorno, o meglio, della serata, sarà il seguente:
- Problema Paolo Fox, che fare???;
- Materiali e metodi per combattere la sfiga;
- Se vero che dopo il 24 Settembre per i pesci andrà meglio, trovare il modo di fare arrivare subito sto benedetto giono;
- Tu nel pesto alla genovese quanto aglio metti?
- Vi piace il mio nuovo taglio?
Ci aggiorniamo a dopo per maggiori ragguagli...
mercoledì 17 settembre 2008
Oggi ho un nuovo look
Diverso è stato il mio caso....
Prima l'indecisione tipica da donna: li taglio o non li taglio? Tolgo solamente le punte o li sfoltisco un pò? (se ci affezionassimo così tanto ai peli del nostro corpo non so cosa ne verrebbe fuori)
Poi altra domanda impegnativa: ma come li taglio?
Ultima, ma non ultima di importanza: frangetta o ciuffo????
A quel punto ho iniziato a tormentare tutti coloro che mi stavano accanto. Attorno a me quattro persone a darmi consigli e da lontano il mio ragazzo che mi guardava pensava "ma a me piacciono lunghi, perchè devi tagliarli?" e intanto diceva "Ale fai come vuoi, tanto ti stanno bene comunque"...Lo adoro, è così ipocrita, ma così falso, che amo quando pensa una cosa e me ne dice un'altra per farmi contenta.
Cosa non si fa per le donne!!!!!...o per non avere rotte le scatole dalle donne....
Comunque, alla fine ho deciso, capello liscio, corto, frangetta e colore viola.
E' bellissimo, il mio nuovo taglio me gusta mucho, ma il viola mi lascia un pò perplessa.
Non che il colore non mi sia piaciuto, anzi, ma per vedere che è viola devo mettermi sotto un paio di faretti alogeni e solo in quel momento si vedono le sfumature di diverso colore. Ne converrete con me che non posso passeggiare o lavorare con le mani impegnate che reggono i faretti solamente per fare notare il colore viola dei miei capelli. C'è chi dice che dopo alcuni shampoo si vedrà.
Ma...chissà.
Intanto faccio pubblicità a Danilo e Antonella, (in via Cesareo, dietro Piazza Unità d'Italia a Palermo) che sono stati veramente bravi. Chissà ci scappa il taglio gratis la prossima volta!!!!
Ma se dobbiamo parlare di tagli particolari è giusto citare un episodio niente male, quello del 12 dicembre del 2007, quando Ro, la ragazza che vive con me, mi ha proposto di farmi fare un taglio dalla Tony&Guy.
Ogni anno questa azienda, di cui sconoscevo l'esistenza, e solamente dopo ho scoperto che sono i secondi parrucchieri al mondo (in Inghilterra ogni taglio vale più o meno 250-300 sterline), organizza degli stage per parrucchieri in Palemmo.
Bene, avevano bisogno di teste e Ro, avendo fatto da modella l'anno precedente ed essendosi trovata bene, mi ha proposto di prestare la mia cabeza a questi tizi.
L'esperienza è stata molto carina.
Il tizio mezzo esaurito ci ha fatto sedere e, guardandoci attentamente, assegnava un taglio ad ognuna di noi. Mi sentivo a scuola, la stessa sensazione di quando sei impreparato e speri che l'insegnante non ti noti o che salti il tuo cognome leggendo il registro.
Premesso che qualche minuto prima che il tizio scegliesse il mio taglio, il mio ragazzo, al telefono, non mi aveva raccomandato altro: "Ale, per favore, non tagliarli corti e non farti fare la frangetta". Io ovviamente l'ho rassicurato dicendogli di non preoccuparsi perchè nenche io lo desideravo, quindi, a stento, li avrei fatti spuntare e mi sarei fatta sistemare il ciuffo.
Arrivato il mio momento, il famoso tizio mi ha cominciato a guardare, mi fissava e pensava, mi guardava e ripensava, e questo mi preoccupava alquanto...
...alla fine, toccandomi i capelli come per dire "senti giò, sti capelluzzi da provincialotta te li sistemo io..."mi ha chiesto se fossi d'accordo nel fare un taglio che arrivava più o meno al mento...o un pò più lunghetto (ancora respiravo), e mi proponeva una frangetta che da un lato era più corta, dall'altro più lunga.
"Oddddio, possiamo anche provarci, l'artista sei tu", pensavo..."e poi non mi sembra tanto malvagio".
Quindi mi mostrava il taglio spiegandomi che avrebbe creato volume con un qualcosa di asimmetrico, che i miei capelli non sarebbero stati tutti quanti della stessa lunghezza e che sarebbe venuto fuori un taglio bellissimo.
Per come lo descriveva mi faceva gasare...SI...Si...YAHOOO...Ho confermato la volontà di voler fare questo taglio e vedevo lui che godeva, con il sorrisino da dove spunta il canino che luccica (tiiiin) perchè vedeva la povera vittima ignara di ciò che gli stava capitando.
Addirittura, mi confermava che era così bello che non lo avrebbe preparato prima per poi mostrarlo già pronto, come a molte altre ragazze, ma mi avrebbe tagliato i capelli davanti a tutti i parrucchieri, mostrando questo meraviglioso taglio a tutto il mondo....di Palermo e provincia :-)
Ero gasatissima, mi sentivo pronta per entrare sul ring...fino a quando non mi ha chiesto quello che non avrebbe dovuto chiedermi mai...nessuna delle domande che immaginate può essere così tremenda di quella che segue...
VUOI VEDERE IL TUO TAGLIO SUL BOOK?????
Ed io, ingenuamente dissi....SIIIIII
Mai lo avessi fatto, mi mostrò questa immagine:
Questi qui erano i capelli che avrei avuto il giorno dopo...il mega taglio d'artista...il look biondo-rosa.
Se qualcuno avesse avuto una telecamera avrebbe ripreso la mia faccia di mille colori. Mi presi di coraggio e dissi: "Nooooooo, non posso farmi i capelli bicolore, non posso proprio". E lui, con fare tranquillo mi disse:"non preoccuparti, non li faremo biondi e rosa, ma con le sfumature ramate". "Adesso si che sono tranquilla", pensavo.
Mi immaginavo quel casco di banane sul mio capoccione e soprattutto, i commenti di chi mi avrebbe incontrato. Mi presi di coraggio, mi feci fare quel taglio e ad essere sincera, mi piacque pure. Mi truccarono benissimo e mi misero un paio di pantaloni di pelle nera super aderenti ed una maglia oscena viola che mi faceva glamur fashion, anzi fesciiiionn.
Ogni tanto qualcuno che non si era ancora abituato al mio taglio mi diceva che non poteva gurdarmi di fronte perchè ero troppo strana, quindi mi girava verso il lato che preferiva, o lungo (quello sinistro), o corto mozzato (lato destro).
Oltre ai traumi infantili, sono sopravvissuta anche a questo :-D
P.S. il modello del taglio si chiama Kaizen...ora capisco perchè!!!! Ho tagliato i capelli alla Kaizen...
Grazie per i commenti degli altri post.
Ciaoooo
sabato 13 settembre 2008
Breve storia della mia infanzia seconda parte
Nascono tre figli, uno semi sfigato, una molto sfigata e l'ultima arrivata fortunella, la quale prende il nome di Alessandra.
Ma la sfortuna non tarda ad arrivare, il vento gira e quindi....
TATA'A'A'A'A'A'A'A'
Pensavo di essermela cavata con un nome decente. E' vero che di canzoni, cartoni animati o rime particolari con il mio nome non ne esistono molti (pensate che sfortuna da piccoli chiamarsi Lisa ...dagli occhi blu senza le trecce la stessa non sei più, Mirko...Satomi dove lo hai lasciato, Luca...caro, su...Camilla etc), ma è anche vero che il mio cognome (siamo fortunatamente 15 in tutta Italia) mi ha dato la possibilità di essere presa in giro da quando ho la capacità di ricordare.
Dovrei chiedere dei danni psicologici alla Mulino Bianco Barilla oppure chiedere una percentuale sul venduto, perchè con il mio cognome ho incrementato il loro fatturato del 5%. Per non parlare poi di tutte varianti al cognome che mi hanno appioppato.
Fortunatamente mai niente di volgare o offensivo, però dopo 32 anni credo che potrei stilare una lista di almeno 100 cognomi che mi hanno appioppato di proposito o per gioco.
A volte, considerando che è tanto carino, la gente preferisce chiamarmi per cognome che per nome :-(
E vabbè, basta pensare a mia sorella e a alla sfiga che si porta dietro, e il mondo mi sorride :-)
Ma ritornando alla mia infanzia...
Dalle fotografie che mi ritrovo a casa, e dai racconti della mia famiglia, so che dopo qualche giorno dalla mia nascita il mio corpo è tornato idratato.
Inizialmente ero carinissima, una pallina con le zampette, un arancino con i piedi.
Dopo un paio d'anni, prova ne è una foto oscena al limite della decenza, avevo la testa più grossa del corpo.
Ricordo che Francesco, un carissimo amico, dopo aver visto la foto che raffigurava la mia testa grande grande, rise una serata intera, e continuava a ridere da solo ogni qual volta pensava a quell'immagine.
Ma non ero poi così brutta....avevo una salopette blu da dove uscivano fuori due braccine ed una testa tonda, grande quanto un'anguria con i capelli a caschetto come un pagetto.
Lo so, non è una delle immagini più belle che si possano raccontare, però ero piccola e dovevo ancora perfezionare qualcosa!
La salopette però era molto carina, forse uno dei pochi capi che si potevano salvare del mio guardaroba.
Mia madre continua ancora oggi a dire che vestivamo benissimo.
Insiste nel dire che ci comprava i più bei vestiti dell'epoca, spendeva un sacco di soldi, era roba firmata, deliziosa e di tendenza"...
Sarà!
Ma se proprio dobbiamo essere sinceri, non è che gli altri amichetti si salvavano.
Chi non ha peccato scagli la prima pietra.
Chi delle persone che stanno leggendo questa storia, nati negli anni settanta, non ha nel cassetto una fotografia con un paio di pantaloni di velluto a costine color marrone/beige o un lupetto o dolcevita color beige????
NESSUNO.
Ammettiamolo, la moda per i bimbi anni settanta faceva veramente schifo.
Tutti noi abbiamo degli scheletri nell'armadio di cui non vogliamo parlare, e questo è uno di quegli argomenti scottanti che si vogliono sempre evitare.
Ma arriverà prima o poi alle vostre spalle, senza che ve ne accorgiate, il dolcevita che avevate da piccoli e a quel punto ritorneranno gli incubi e le notti insonni!!!!!
:-D
Ricordo inoltre quel carnevale in cui, per una festa all'asilo, mia madre decise di vestirmi da Venusia.
Era una tutina giallo banana e verde bandiera. Attorno alla vita avevo una cintura di 15 centimetri con un fibbione grandissimo color argento.
Da notare l'accostamento di colori che dava valore aggiunto all'abitino discreto.
E come dimenticare la maschera che accompagnava l'abito di Venusia?
Era di panno verde con due buchini al posto degli occhi. Era scomodissima: gli elastici mi facevano le orecchie a sventola, mi copriva la metà della faccia e non mi faceva respirare.
Tutte le mie compagnette erano vestite da damine, principessine, fate...solamente io ero strana. Però almeno mi distinguevo, ero l'eroina dello spazio!
Se tutto questo fosse successo negli anni 2000, telefono azzurro era già lì ad ascoltarmi, un assistente sociale avrebbe già fatto arrestare mia madre, mi avrebbero portato da uno psicologo per alleviare il trauma e mi avrebbero ricoperto di regali: psp, Bratz, Wings e caramelle varie.
Meglio nascere nel 2000, hai la vita più facile e soprattutto, non so per quale motivo scientifico, cresci alta, tettona, taglia 40 e bellissima.
Certo, perdi la verginità a 12 anni, quando ancora dovresti giocare con la Bratz che ti hanno regalato per il post trauma, però quello dell'amore legato ai sentimenti, ad oggi, è un problema secondario.
Un'altra volta racconterò quando mia madre, senza patente venne a prendermi a scuola e non vide il palo che sorreggeva il cancello prendendolo in pieno, o quella volta in cui, con la macchina, finimmo assieme a mia sorella e mia madre incastrate in una montagna di sabbia (questo è uno dei grandi misteri della mia famiglia). E racconterò anche quella volta in cui mia madre me le diede di santa ragione ed io, ingenuamente, credetti al fatto che se avessi aperto la porta lei non mi avrebbe picchiata. O quella volta in cui mio padre mi disse che Lady Oscar era realmente esistita ed io immediatamente lo andai a raccontare a tutti i miei compagnetti giurando su tutto quello che mi capitava davanti, che era vero perchè me lo aveva detto mio padre.
Questi si che sono traumi infantili.
La continuazione la racconterò un'altra volta.
Ciao.
venerdì 12 settembre 2008
Essere o non essere, questo è il problema...
In questi giorni sono pensierosa, sto mettendo in discussione tutta la mia vita e devo dire che ho una grandissima paura.
Non so se accettare un pò di soldini, andare via dal posto in cui lavoro adesso,trasferirmi dal luogo dove vivo ed avere un futuro incerto, oppure continuare a lavorare in un posto che mi annoia e non mi gratifica, prendere lo stipendio ogni mese e rimanere nella città in cui vivo.
Uffiiiiiii.
Non lo so.
Devo decidere entro lunedì ma sono una cagasotto che ha una paura matta dei cambiamenti.
Aiutooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
mercoledì 10 settembre 2008
Meglio il reggiseno della nonna :-)
Un'azienda che fino a qualche mese fa si occupava di lingerie, adesso non si può occupare di casting per donne che tali non possono essere definite.
Ovviamente nessun uomo sarà mai d'accordo con me. Per loro bastano due tette, un bel chiappotto e la vita sorride.
Credo che non sia così per le donne, sia perchè se vediamo una donna semi nuda troviamo, anche se bellissima, un difetto (sono tutte foto ritoccate, queste qui hanno la cellulite, le smagliature e le macchie in viso), sia perchè non vogliamo confrontarci con esempi del genere.
Probabilmente non abbiamo bisogno di un organismo di sesso femminile (non riesco a chiamarla donna) con atteggiamenti pseudo erotici che ci faccia capire se un completino intimo possa essere sexy e piacere a noi e al nostro compagno.
E pur vero che ogni azienda punta su un target specifico di acquirenti, ma qui si tratta di roba da sexy shop e nessun'altra marca di intimo, che ricordi, ha mai mostrato tanta volgarità.
Bleeeeeeeeeeeeeaaaaaaaaaaaaccccccccccc.
domenica 7 settembre 2008
Necropoli Punica
Ma il venerdì è continuato all'insegna delle compere, mentre lo spartano (è così che viene chiamato il mio ragazzo) si provava dei pantaloni io non sapevo che fare ed ho impegnato il mio tempo in questo modo:
So di essere troppo scema, ma che me ne frega!
sabato 6 settembre 2008
Bella vita finchè dura
Non mi viene in mente niente.
martedì 2 settembre 2008
Breve storia della mia infanzia...
Cicciotta al punto giusto.
Secondo ciò che raccontano i miei genitori non ero molto bella, anzi, diciamolo pure, ero un pò bruttina.
Mia madre durante la gravidanza non bevve molto pertanto nacqui disidratata. Una bambina squamata...da qui la passione per i rettili.
La famiglia ritrovatami era abbastanza carina ed allegra, simpatica e rumorosa.
Ero la terza figlia, quella studiata e voluta (al contrario dei miei du fratelli capitati per caso).
Mio fratello aveva un nome originalissimo: Giuseppe.
Lui era entrato nel circolo vizioso (non entrateci mai perchè non è facile venirne fuori da questo tunnell) dei nomi "generazionali". Mio fratello era figlio di un Filippo, che a sua volta era figlio di un Giuseppe, che a sua volta era figlio di un Filippo e così via ad oltranza...
Mia sorella è stata anche anch'essa piccola vittima del circolo vizioso dei nomi "generazionali".
Da denuncia. Roba da telefono azzurro!
Alla nascita mia madre la voleva chiamare Cristina ma il fato non ha voluto che andassero proprio così le cose...
Tutto ebbe inizio quando mia zia P., la sorella di mio padre, diede un colpo basso a mia madre.
La zia di cui parliamo è la primogenita. Appena sposata ebbe la prima figlia, che, secondo il circolo vizioso del nome generazionale, si sarebbe dovuta chiamare come mia nonna: NUNZIAAAAA.
Mia zia, presa da un momento di lucidità decise di non mettere questo bellissimo nome alla figlia e decise di chiamarla in altro modo (non so quale sia peggio tra quello attuale di mia cugina o Nunzia).
Ma ritornando a mia sorella, dato che la zia P. fece questa "carognata", ed essendo mio padre il secondogenito, a chi toccava mettere il nome Nunzia alla prossima bambina che nascevaaaaa????
Ed ecco che nacque mia sorella, una bella bambina sorridente ancora ignara del destino che l'avrebbe perseguitata..
Furono giorni infernali, da una parte c'era mia madre che non voleva rovinare la bambina a vita mettendole un nome antiquato come Nunzia (meglio Cristina effettivamente), dall'altra parte c'era mia nonna che, fomentata dalle sorelle e cognate che le davano ragione, piangeva perchè mettessero il proprio nome alla bambina e non metterglielo sarebbe stato poco rispettoso nei suoi confronti.
Bene!
Mia sorella è stata per sette giorni senza nome, se nonchè un bel giorno venne mia zia M.altra sorella di mio padre però più piccola, che, rivolgendosi a mia madre disse: "ma qual'è il problema? Siamo alle soglie del 2000 (era il lontano 1970), a te piace un nome più modermo? Alla mamma un classico sempre verde?Chiameremo la bambina Nancy, Nunzia in inglese".
ODDDDDDIO.
A quel punto, messa sotto torchio mia madre dovette accettare e la bambina si chiamò Nunzia ma per tutti Nancy.
Ma passiamo a me e al mio nome. Dopo tutto il casino che era successo, mia madre, appena sono nata, voleva appiopparmi il nome della nonna materna: Ida.
Per carità non che Ida fosse un brutto nome, anzi, in confronto a Nunzia era il nome più bello del mondo, ma la mia nonnina disse che non era il caso che una bambina portasse un nome del genere perciò invitò mio padre e mia madre a sceglierlo di proprio gusto.
La famiglia si divise in due: da una parte mio padre e mio fratello avrebbero voluto mettere il nome Alessandra, dall'altra mia madre e mia sorella avrebbero voluto mettermi il nome Gloria.
Fortunatamente nessuno mi ha mai potuto chiamare "...manchi tu nell'aria..."pertanto la bambina squamata è stata chiamata Alessandra...e sono proprio IO!